Dopo la falsa partenza la rimonta continua: tre vittorie consecutive per rendere la classifica più accettabile e la zona Champions lontana solo tre punti. Decisivo il rigore di Immobile nel recupero per battere la Fiorentina e archiviare il terzo scontro diretto vinto dopo quelli contro Napoli e Atalanta. E proprio il recupero di Ciro, entrato al 32’ del secondo tempo, è il vero obiettivo che si è prefissato Sarri per riuscire a bissare la partecipazione alla prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie. Con la rete dell’altra sera Immobile sa- le a quota 199 gol con la maglia biancoceleste, 197 in serie A con traguardi da record sempre più vicini. Sta soffrendo la concorrenza di Castellanos e soprattutto, dopo i tanti problemi fisici della scorsa stagione, non è ancora tornato ai suoi livelli.

Le lacrime a fine partite, le parole dritte al cuore dei tifosi fanno trasparire un malessere di fondo per un campione che ha capito di non essere più indispensabile come una volta. L’abbraccio finale della squadra, così come quel gol fondamentale per il futuro della Lazio possono fungere da elettrochoc: il giocatore è nella lista dei preconvocati dell’Italia per le due sfide contro Macedonia e Ucraina ma ancora non è stata presa la decisione definitiva. Sarri ha una strategia chiara, sa perfettamente che senza i gol di Ciro difficilmente riuscirà a riportare la Lazio in Champions (solo 13 gol segnati in dieci gare di campionato) e, allora, dopo i sessanta minuti in Olanda e il quarto d’ora contro la Viola, riflette sul modo migliore per rilanciare il suo attaccante migliore (Castellanos è bravo, lavora tanto per la squadra ma non è un bomber).

Le dichiarazioni del tecnico al termine dell’ultima partita di campionato sono fin troppo chiare: «Ciro lo stiamo aspettando. Ha avuto un percorso negli ultimi mesi pieno di acciacchi, problematiche fisiche, ha fatto pochissimi allenamenti e chiaramente ha pagato la situazione. Spero sia nelle condizioni di allenarsi con continuità, se può farlo lo rispolveriamo a grandi livelli. Resterà alla Lazio? Penso sia scontato. Può avere attimo di sconforto in cui dice qualche parola in più, ma da come lo sento parlare non esiste questa problematica».

Il boato dell’Olimpico allontana per ora l’ipotesi araba (erano stati offerti 60 milioni al giocatore e 20 al club ma la trattativa non è decollata anche per il no di Lotito) ma a gennaio ogni scenario è possibile. Di certo Sarri punta molto sul suo recupero fisico e mentale per ritrovare la vera Lazio. Anche perché il capitano non sembra disposto ad accettare un ruolo part-time, modello Pedro per intenderci, si vede ancora protagonista al centro dell’attacco. Saranno due mesi decisvi per capire il futuro, intanto Ciro batte un colpo e Sarri sorride. Il Tempo/Luigi Salomone

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