Le notti d’Oriente sono sempre più calde. Il sì del 28enne Milinkovic al triennale da 60 milioni (sino a 90 coi bonus) dell’Al-Hilal rischia di scatenare un nuovo effetto domino in Serie A e di complicare i piani - su rinnovi e rinforzi - persino in casa biancoceleste. A tuffarsi su un tappeto volante stavolta non è più un calciatore a fine carriera, ma nel pieno della consacrazione: altri sono pronti a seguirne l’esempio e a prendere la sua stessa direzione. Mancano solo alcuni dettagli e l’ufficialità, ieri è stato completato l’intero scambio della documentazione, con tanto di fideiussioni bancarie: Sergej è atteso nelle prossime ore per le visite mediche, le firme sono subordinate. Ma l’Arabia dà e toglie: se la Lazio festeggia con 40 milioni netti (in due o tre tranche) il 4° affare più remunerativo della sua storia (dopo Vieri, Nedved e Veron) con un gioiello in scadenza nel 2024, ora Sarri trema per gli assalti dagli Emirati a Zielinski e Berardi, due obiettivi in cima alla sua lista personale. In particolare, l’Al-Dahli fa su serio per il candidato principe a sostituire il Sergente: Piotr sembra intenzionato ad accettare un triennale da 12 milioni a stagione. Al Napoli andrebbero quei 25 milioni richiesti a Lotito lunedì pomeriggio da De Laurentiis per il 29enne. Proprio la scheda anagrafica del polacco non convince del tutto il presidente biancoceleste sulla bontà dell’operazione. Va svecchiata la rosa, discorso valido anche per Berardi, su cui ora l’Al Nassr avrebbe posato le proprie mire. Incredibile come il destino si stia accanendo insieme alle difficoltà economiche, anche se è stato intanto stanziato un budget di poco più di 60 milioni per almeno 4 colpi, mica briciole. Sarri si sta battendo con Lotito sui suoi nomi, ma ieri pomeriggio è partito per Auronzo nervoso e con il magone.

60 MILIONI DI BUDGET - In realtà, già nel vertice della sera prima a Formello sino a tarda notte, Lotito, Fabiani e l’uomo mercato Picchioni hanno provato a convincere l’allenatore su alternative note e altre top secret, assumendosi poi la responsabilità delle scelte. In alternativa a Zielinski, allo stesso prezzo piace il 21enne Samardzic dell’agenzia Pimenta e dell’Udinese, ma è agguerrita la concorrenza di Napoli e Juve. Da tempo resiste il nome di Gedson Fernandes, ma anche il Besiktas ha pretese altissime. Occhio alla pista a sorpresa: c’è Sergi Darder, ha una clausola da appena 10 milioni e l’Espanyol preferirebbe darlo alla Lazio piuttosto che ai nemici del Barcellona sulla sue tracce. L’uscita di Basic (improvvise richieste da Salernitana e Celta Vigo) implica tra l’altro l’acquisto di un’altra mezzala (occhio ai baby Fazzini e Fabbian) e bisogna completare il centrocampo con il giusto playmaker: nuovi contatti per Torreira (brutta distorsione al ginocchio) in pole, costano troppo Hjulmand e Maxime Lopez, Sarri tentenna su Fausto Vera e Paredes.

SALERNITANA E CELTA SU BASIC - Il sogno Berardi non ha impedito a Lotito di proseguire i contatti per il vecchio pallino Hudson-Odoi e Karlsson sulla fascia. Con l’Az c’è anche una trattativa per Kerkez (gli agenti in attesa), ma Luca Pellegrini è sempre più convinto di sbaragliare la concorrenza e tornare a casa: «Un sogno che si realizza», scrive già su Instagram. Il terzino sinistro però in questo momento non è una priorità. Non lo è nemmeno la porta, ma il preparatore Nenci (insieme al nuovo vice Cristiano Viotti, al posto di Grigioni) vorrebbe lavorare il prima possibile con Audero, e Maximiano vuole ritrovare altrove (Empoli o Villarreal) la continuità. Davanti Marcos Leonardo perde quota, Lotito ha intensificato i contatti per Amdouni col Basilea: 12 milioni più bonus, può essere il primo colpo in canna, ma è in arrivo anche l’entourage di Castellanos (New York City) a Roma. Non va mollata la pista Sanabria, la new entry non è André, bensì Fabio Silva, classe 2002 del Wolverhampton e di grande prospettiva. Non arrivano invece conferme da Formello di un inserimento nella corsa a Okafor del Salisburgo insieme a Juve e Roma. Da tempo ormai la Lazio cerca un’altra giovane punta da alternare a Immobile, che a differenza della scorsa estate non è stato consultato sulla scelta. Ciro si aspettava una telefonata, invece è arrivata solo quella dell’Al-Wehda, che offre un biennale da 35 milioni per indirizzarlo verso La Mecca. Il capitano domani tornerà a Formello e potrebbe bussare per un nuovo adeguamento alla società. In realtà però Zaccagni e Felipe Anderson (in scadenza) sono già prima in fila, specie dopo le firme di Pedro e Luis Alberto e dopo aver saputo che Lotito aveva offerto il prolungamento a Milinkovic a quasi sei milioni come un’ultima mossa disperata. Non c’è solo l’effetto domino provocato dall’Arabia, c’è anche quello dei rinnovi in casa. Il Messaggero/Alberto Abbate

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