Lazio, Mimmo Caso: "Non si può perdere un derby senza mai lottare, da laziale mi rode non poco. Sarri? Fossi in lui andrei via"
E' iniziata la settimana che porterà alla ripresa del campionato, dopo la terribile sosta che ha visto l'Italia eliminata dai Play-Off per il Mondiale. Per la Lazio, il primo avversario delle ultime otto di campionato sarà il Sassuolo allo Stadio Olimpico di Roma. Ai microfoni di Leggo.it, per parlare di Nazionale e di Lazio, è intervenuto l'ex calciatore ed allenatore biancoceleste Domenico "Mimmo" Caso. Queste le sue parole, in ottica Nazionale, sui settori giovanili: "Nei settori giovanili oggi si vedono più stranieri che italiani così il nostro calcio va a scomparire. Dalla mia Lazio Primavera sono usciti tanti campioni, non capisco perché non si possa tornare a fare questo. I talenti ci sono vanno solo scovati. Purtroppo la classe dei dirigenti in Italia è zero".
Poi, Caso, ha parlato della sua Lazio, quando vestiva i panni di allenatore, primo mister dell'era Lotito: "Feci un favore a De Mita (allora capo della Comunicazione, ndr) da responsabile del settore giovanile andai a fare la tournée in Giappone, Peruzzi, Liverani e Oddo dissero al neo presidente Lotito di tenermi in panchina. Mercato dei "nove in un giorno"? Dissi a Sabatini di sbrigarsi che il campionato stava per iniziare e lui fece miracoli. Volevano prendere Maccarone ma io chiesi Rocchi perché lo avevo visto giocare, era un fenomeno e non mi sbagliavo".
Dalla sua Lazio, si è passato alla Lazio attuale, tornando alla brutta sconfitta nel derby contro la Roma: "Sono rimasto malissimo, non posso pensare che lo sport sia fatto di gente che non vuole lottare in campo, che non mette la cattiveria giusta anche se hai di fronte un avversario più forte. Mi ricordo quando mi dissero di marcare Rivera o Zico, c'era da mettersi le mani nei capelli ma non mi sono mai tirato indietro. Pensa che Fascetti mi fece giocare da libero, in quanti si sarebbero presa questa responsabilità? Oggi i giocatori alla prima difficoltà non sanno cosa fare, nel derby non sono scesi in campo. Sinceramente da laziale mi rode non poco. Quando ero sulla panchina non ho giocato il derby ma Papadopulo lo vinse con una squadra inferiore che in campo ci mise l'anima. Non si può davvero perdere un derby senza mai lottare; sono rimasto esterrefatto, la Lazio ha fatto davvero una figura meschina".
Per chiudere, Caso ha espresso il suo pensiero sull'allenatore della Lazio Maurizio Sarri: "Fossi in lui andrei via. Perché oggi un allenatore se è legittimato bene, altrimenti non credo che lui abbia bisogno di soldi o di presentazioni considerato il suo curriculum. Secondo me dovrebbe avere il coraggio di dire “signori non c'è feeling con il diesse, non c'è feeling con il presidente, ci sono situazioni che non mi piacciono e quindi non posso rimanere”. Per poter fare l'allenatore tutti devono essere dalla tua parte. E anche i tempi lunghi del rinnovo non è un bel segnale. Comunque ci sono persone preposte e più brave di me a fare scelte".