Abbattuto il tabù Toro, la Lazio oggi al Meazza (ore 18) sfida la sua bestia (rosso)nera: dal settembre 1989, solo due vittorie in campionato contro il Milan a San Siro, con una voragine di trent’anni tra una (il famoso 0-1 con autogol di Maldini) e l’altra, l’1-2 del 2019 firmato da Immobile e Correa. Per Ciro quello fu il centesimo gol con la maglia della Lazio, oggi è a 198 e chissà che - proprio nello stesso stadio e contro lo stesso avversario – il capitano dei biancocelesti non arrivi o si avvicini all’incredibile traguardo delle 200 reti. Ieri ha lavorato solo in palestra, Immobile, perché doveva smaltire una tremenda ginocchiata all’osso sacro rimediata contro il Torino e poi era in fase di recupero delle grandi corse di mercoledì. Se non ci saranno contrattempi stamattina, il capitano-goleador sarà titolare anche oggi al Meazza: probabile staffetta con Castellanos, che spera di aumentare il suo minutaggio dopo il quarto d’ora con il Torino.

L’idea di Sarri è ripresentare inizialmente il tridente con Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni, ma nella ripresa cambi saranno necessari perché i tre attaccanti hanno giocato molto finora e mercoledì la Lazio è attesa da una partita importantissima in Champions League, a Glasgow contro il Celtic. Per questo oggi potrebbe riposare Rovella e tornare Cataldi nel ruolo di play: imprescindibile Luis Alberto, per l’ultimo slot a centrocampo sono in corsa Vecino e i due nuovi, Kamada e Guendouzi. Il giapponese è ora al 100% dopo il colpo al ginocchio ricevuto contro l’Atletico Madrid, a Sarri piace molto soprattutto la sua abilità negli inserimenti e quindi l’ex Eintracht è in ballo per un posto. In terza linea, Marusic dovrà vedersela con l’incubo Leao, mentre Romagnoli è in dubbio: un laboratorio specializzato di Vetralla gli ha preparato una mascherina in carbonio per proteggere il naso rotto, il leader della difesa ha dato la propria disponibilità a giocare una partita per lui particolare (era capitano del Milan nella stagione dello scudetto 2021-2022), decisione in extremis. Per Casale, che sfiderà Giroud, l’occasione del riscatto dopo quella giornataccia contro Vlahovic. In generale è un esame da brividi, tutta la Lazio è chiamata a offrire una prestazione completamente diversa rispetto agli ultimi due confronti di campionato al Meazza contro il Milan: doppio 2-0 senza storia. In attacco, Sarri punta su tecnica e velocità per mettere in difficoltà la capolista, ultimamente tutt’altro che solida in fase difensiva. Ecco perché l’allenatore – ha bisogno di capire se davvero la Lazio si sia ritrovata - si aspetta molto dal fantasista Luis Alberto e dalle ali Zaccagni e Felipe Anderson. Il brasiliano è in testa nella classifica degli assist in Serie A (3), ma non ha ancora segnato: è ora di sbloccarsi. La Repubblica/Giulio Cardone

7° SERIE A | MILAN-LAZIO 2-0 (60' Pulisic, 88' Okafor)
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