TuttoSport | Lazio, un pari amaro
Tra Lazio e Udinese regna il segno x. Ma rispetto al 4-4 dell'andata e allo 0-0 dei tempi regolamentari in Coppa Italia (poi finita 1-0 per i biancocelesti ai supplementari), per la squadra di Maurizio Sarri stavolta suona come un'occasione persa per accorciare in classifica e approfittare in chiave Champions dei pareggi di Juventus e Roma e del ko dell'Atalanta. Finisce 1-1 al Friuli contro l'Udinese, a Deulofeu dopo appena 5' risponde il gol di Felipe Anderson al 45' poco prima dell'intervallo. Sarri ha poche scelte, conferma tutte le indiscrezioni della vigilia e punta sul tridente formato da Pedro e Zaccagni ai lati di Felipe Anderson prima punta, dall'altra parte Cioffi punta su Beto e Deulofeu in avanti, a centrocampo Walace in regia con Molina e Soppy esterni. In difesa Perez preferito a Zeegelaar. Gara che nel primo tempo vede i biancocelesti approcciare il match come Sarri non vorrebbe mai, dopo cinque minuti già sotto di un gol e con la necessità di placare l'enfasi bianconera seguita all'entusiasmo del vantaggio. A siglarlo ci pensa Deulofeu che in diagonale tenuto in gioco da Hysaj su assist di Perez, brucia un impotente Strakosha sul primo calcio piazzato per i friulani. La gara sembra in discesa, al 18' è Makengo a rischiare il raddoppio, stavolta poco lucido rispetto al compagno, ma è un segno: la difesa della Lazio non è infallibile, tutt'altro. Luiz Felipe è nervosissimo, Patric si limita al compitino ma è soprattutto Hysaj a commettere errori su errori, anche se il suo mentore Sarri ha poche alternative e deve accontentarsi. Il vero problema, per il tecnico toscano, arriva al 24' quando perde anche Pedro per infortunio muscolare. Al posto dello spagnolo esordisce Cabral in campionato dopo l'apparizione a gara in corso a Oporto giovedì scorso. Anderson passa esterno, Milinkovic trova più spazio, al 30' la prima vera occasione della Lazio sui piedi del serbo trovato da Hysaj che lascia poi palla a Cabral che non inquadra pressato da Becao. La reazione dell'Udinese passa da sinistra con
Molina, approfittando dell'indecisione di Marusic e Beto che stoppa male dilapidando l'opportunità di raddoppiare. Anche perché la Lazio non molla di un centimetro e sul capovolgimento di fronte è bravo Anderson a crearsi spazio, altrettanto Mari a evitare che la palla arrivi a Cabral in mezzo all'area. Al 45' la Lazio passa e pareggia: da calcio piazzato da una punizione conquistata da Felipe Anderson, palla prolungata da Zaccagni in volo e Soppy che si dimentica la marcatura proprio del brasiliano che arriva da dietro e di testa supera Silvestri. Quinto gol stagionale per il brasiliano che non segnava dal 4 novembre. Ripresa che parte con la Lazio sulla falsariga di fine primo tempo: Milinkovic si prende il carico della mediana, Felipe Anderson sfonda sull'esterno e Cabral quantomeno ci prova a dare profondità e al 3' per poco non inquadra lo specchio di un pelo. La risposta dell'Udinese è in un traversone di Becao che impegna Strakosha in uscita ma il canovaccio del match è biancoceleste. Anche se c'è una differenza che dovrebbe far riflettere: Cioffi fa i cambi e varia le mosse, Sarri - con cinque titolari fuori - è costretto a tenere gli stessi in campo e alla fine nell'ultimo quarto d'ora la differenza la fanno la freschezza dei nuovi, a partire dall'innesto di Success al posto di Deulofeu. Gli ultimi dieci minuti sono un pressing forsennato dei padroni di casa nel cercare il nuovo vantaggio ma in situazioni confusionarie e contatti in area che l'arbitro Massimi lascia scorre con l'avallo del Var. Tra queste, un contatto di Milinkovic in area su Pereyra (entrato al 63' per Arslan) che poteva essere rigore. La Lazio non ne ha più, al posto di Basic entra Andre Anderson, Beto ci prova dalla distanza, i biancocelesti rispondono ormai solo in contropiede. Al 93' l'ultima occasione è friulana: fallo di Becao su Zaccagni non rilevato, la ripartenza dell'Udinese e Molina che da sinistra inquadra ma viene fermato dalla traversa. Per l'equilibrio tra le due squadre, sarebbe stato eccessivo per una Lazio che mantiene l'imbattibilità per la quinta partita di campionato consecutiva. TuttoSport/Simone Di Stefano