Le premesse sono necessarie nonché doverose, la Lazio è nella sua totalità, che almeno in campionato sta mancando in fase realizzativa: sono solo 14 i gol segnati a fronte di 13 partite giocate, l'anno scorso erano stati 25 con lo stesso numero di partite. A tal proposito, più volte (giustamente) mister Sarri ha ribadito il concetto che non c'è tattica che tenga se non si salta l'uomo ed è proprio questo fondamentale che sta mancando alla Lazio.

Uno degli uomini in rosa più predisposti e potenzialmente forti in questo è senza dubbio Felipe Anderson ed è proprio lui uno di quelli che sta mancando in questo avvio di stagione. In serie A, in questa campionato, ha completato solo 13 dribbling in 13 partite giocate, ma il dato forse più preoccupante è il numero di dribbling tentati solo 35, troppo pochi per uno con le sue potenzialità e il suo minutaggio, in questa speciale classifica è infatti 12°. Per quanto riguarda le conclusioni verso la porta Pipe ha tirato nello specchio solo 3 volte in questa Serie A, siglando un gol; una voce che, invece, fa sorridere sono i 4 assist per i suoi compagni. In questo avvio i suoi numeri sono stati deludenti, bisogna però riconoscere il grande apporto in fase difensiva, che questo ragazzo assicura in ogni partita, motivo per cui per Sarri è insostituibile.

Sabato c'è il Cagliari, squadra contro cui Felipe in carriera ha segnato solo 2 gol, ma entrambi di pregevolissima fattura, quasi in fotocopia: dribbling fino ad ubriacare i difensori e palla depositata in rete, una delle più tipiche azioni che lo dovrebbero contraddistinguere. La sua titolarità è incerta però, c'è un Isaksen, che è uscito molto bene dalla partita di Champions e pronto a riconfermarsi in campionato, chissà se questa nuova concorrenza possa aiutare FA7 a ritrovarsi. La certezza è che la Lazio ha bisogno di lui per ricominciare a macinare punti in campionato e si spera che le reti siglate contro il Cagliari nei passati incontri lo possano ispirare. La fiducia del mister c'è e non è mai mancata, i tifosi ancora credono nelle sue potenzialità anche se ora sta a lui ripagare la fiducia rinnovata.

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