Il Tempo | Porto-Lazio, esame senza Ciro
La peggior notizia possibile. Stasera contro il Porto Immobile non ci sarà: un fulmine a ciel sereno in casa Lazio con Sarri che dopo Acerbi e Lazzari dovrà fare ameno anche del suo capitano nonché miglior cannoniere. Il centravanti della Nazionale è stato bloccato da un attacco influenzale che gli ha impedito di salire sull'aereo direzione Portogallo. «Giocheremo in undici in tutti i casi - ha provato a minimizzare il tecnico nella conferenza della vigilia - ci siamo arrangiati nelle due partite prima della sosta e lo abbiamo fatto anche abbastanza bene e lo dobbiamo fare anche stavolta senza tante storie. Se ce la farà per Udine? Vediamo quando inizierà a migliorare, per lo meno se riuscirà a sfebbrare. Non lo so, sicuramente non sarà nelle condizioni ideali. Ma a noi Immobile fa comodo anche se è all'80 o 90% delle sue potenzialità». Senza il punto di riferimento lì davanti Sarri opterà per il tridente leggero con Pedro e Zaccagni ai lati di Felipe Anderson, che tornerà ad affrontare quella che stata la sua squadra nella passata stagione. Assenze a parte, l'ex allenatore di Napoli e Juventus si aspetta lo stesso atteggiamento visto nelle partite da dentro o fuori: «Io mi aspetterei sempre una squadra che entra in campo con la stessa mentalità, di conseguenza anche dal punto di vista fisico e tattico. Se funziona l'aspetto mentale, gli altri sono una conseguenza e si riescono a fare partite dello stesso livello. Poi è difficile entrare nella testa di un gruppo, anche nella parte inconscia». L'ambizione è comunque quella di voler andare avanti il più possibile, anche se l’ostacolo è di primissimo livello: «Effettivamente è una manifestazione dispendiosa, non è semplice. Finisci la partita alle 23 di giovedì sera, spesso non c'è più la possibilità di giocareil lunedì in campionato. Le trasferte dal punto di vista logistico possono essere più impegnative rispetto alla Champions. La difficoltà c'è. Poi è chiaro che il Chelsea per il palcoscenico dell'Europa League era una squadra fortissima, una corazzata con 30 giocatori tutti dello stesso livello, tutti in nazionale. Era un po’ più semplice. Per noi è un palcoscenico europeo e quindi ci vogliamo stare dentro bene», ha spiegato il tecnico. Dello stesso avviso anche Zaccagni, intervenuto insieme a Sarri a 24 ore dal match dei sedicesimi. «Per me l'Europa League è importantissima, è il primo anno che faccio questa competizione, dev'essere quasi più importante del campionato. Dobbiamo giocare tutte le gare con lo stesso carattere delle ultime due sfide di Serie A». Sul suo momento è stato molto schietto: «Adesso mi stanno riuscendo varie cose. Devo continuare a lavorare su questa strada per mantenere prestazioni di questo livello». Anche a lui è stato chiesto dell'assenza di Immobile: «Per noi Ciro è fondamentale, ci mancherà. Chi giocherà al suo posto darà il 100%». Il tridente è scontato, così come le altre scelte di formazione. Strakosha in porta, con Hysaj a destra e Marusic sulla fascia opposta. Luiz Felipe e Patric confermati come coppia centrale. In mezzo stesso centrocampo visto con Fiorentina e Bologna: Luis Alberto e Milinkovic ai lati di Leiva. Il Tempo/Daniele Rocca