Tornare a vincere per dimenticare le recenti delusioni. Ma soprattutto per dare una risposta dopo la strigliata ricevuta dal presidente Lotito durante la cena di Natale. Oggi la Lazio non può sbagliare: all'Olimpico arriva un "derelitto" Genoa (fischio d'inizio ore 18.30), reduce da un punto nelle ultime cinque gare disputate, spezzato dal passaggio del turno in Coppa Italia. Determinazione, questo il punto di partenza per Maurizio Sarri, che si aspetta delle risposte importanti a due giornate dalle fine del girone d'andata. Fino a oggi è stata una Lazio a due velocità, come spiega Sarri, supportato dai dati: "Il nostro campionato è questo, l'Europa League ci sta tritando. Per colpe nostre. Abbiamo fatto 11 partite con 21 punti, una media di 1,91. Invece dopo l'Europa League 0,6 di media punti, questo ci porta ad avere 7-8 punti in meno rispetto alla normalità. Non riusciamo a gestire le gare dopo la coppa. Dopo i turni infrasettimanali di campionato invece abbiamo fatto sempre buone partite". Da qui il gap con le big del campionato. Non è il momento di guardare la classifica, su questo Sarri è stato chiaro. E quando viene nominato l'obiettivo Champions, scatta immediatamente. Difetti che sembrano maggiormente evidenti in alcuni calciatori. Il calo di rendimento di Acerbi, ad esempio, ha avuto delle forti ripercussioni sull'intero reparto.  In chiusura una battuta anche sul probabile rinnovo del contratto. Sarri torna al centro del progetto, come era stato a Napoli: "Per questo ho detto che qui sto bene e vorrei rimanere". Il Tempo.

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
GdS | Lazio o Genoa, chi svolta per primo?