Lazio-Lecce, Sarri: "Terreno ingiocabile. Supercoppa a Riad? Parentesi di un campionati che ha bisogno di soldi". E su Eriksson...
Al termine della sfida vinta dalla Lazio contro il Lecce l'allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di DAZN. Queste le sue parole: "Partita difficilissima per una serie di motivi, dal punto di vista mentale il derby ci faceva correre il rischio di arrivare con poche energie mentali. Poi dal punto di vista materiale questa sfida l'abbiamo sempre sofferta: c'erano i presupposti per la partita difficile. Dopo questa settimana era ancora più difficile e su questo terreno di gioco non i vengono aggettivi, non si può giocare a calcio. Le abbiamo rischiate tutte nel primo tempo, poi abbiamo fatto meglio nel secondo tempo. Il terreno di gioco è dipinto perché manca erba. tutti quelli che vengono qui danno una valutazione da 1 a 5, 0. E' ingiocabile. L'obiettivo è avere Castellanos e Immobile in salute, Felipe può fare bene in questo ruolo, ma la priorità sono Castellanos e Immobile. Io voglio che Felipe rimanga se vuole. Altrimenti deve andar via, inutile tenere un giocatore che non vuole più stare qui. Come succede in altri paesi se vuole andare a scadenza, va a scadenza, ma non credo nemmeno che sia tutta la verità. Riad? Parentesi di un campionato che ha bisogno di soldi e che lo ricerca nelle maniere più inutili. La partita più vista di tutte e l'FA Cup che si gioca da anni nello stesso stadio. Eriksson? Coraggioso, uscendo con queste dichiarazioni. Io spero che viva altri 20 anni e che sia una malattia non dolorosa".
Il tecnico è poi intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Channel aggiungendo:
“Questo 1-0 ci dà molta soddisfazione perché era una partita con un livello di difficoltà elevatissimo sotto tutti i punti di vista perché questa è una squadra che noi soffriamo, perché c’era un rischio di down post derby di energie nervose. La partita messa alle 12:30 è un’imboscata, il terreno dell’Olimpico non è agibile per giocarci a calcio. C’erano duemila motivi di grandissima preoccupazione, tutti i rischi li abbiamo corsi nel primo tempo e quando sono venuti tutti a galla siamo arrivati al risultato. Con l’Inter fu una buona prestazione che poi diventò negativa a livello di risultato però all’interno di quella partita c’era della positività. Felipe Anderson ha fatto diverse squadre, tanti allenatori, le sue caratteristiche sono queste e il difetto di avere dei periodi di down non è riuscito nessuno a levarglielo, io spero di averlo aiutato ad averne meno perché secondo me azzerare è difficile. Eriksson mi ha trasmesso grande dispiacere per quello che comunicati è una grande ammirazione per quello che ha detto, uomo forte, coraggioso e spero vinca anche questa partita e che abbia una lunga vita”.
Sarri è poi intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: " “Era una gara difficilissima per tanti motivi, il rischio down contro un avversario che ha sempre creato difficoltà. Per un tempo l’abbiamo pagata, molto meglio nel secondo. Sarebbe stato difficile anche se l’avessimo giocata alle 21 ma giocare alle 12.30 è stata un’imboscata. Felipe falso nove? Felipe quando gioca in questo ruolo ha fatto sempre piuttosto bene. C'è da dire che il periodo che ha fatto l’anno scorso in questo ruolo per lui un periodo di salute, fiducia, faceva benissimo anche da esterno. Vediamo se quest’anno può continuarci a dare buone cose da centravanti, anche se la nostra intenzione è quella di recuperare totalmente Ciro e Taty. Guendouzi e Rovella? Due giocatori d’energie sotto tutti i punti di vista, sono due martelli dal punto di vista mentale. Due giocatori che ci stanno dando in questo momento, a me piacerebbe palleggiare un po’ di più. Luis Alberto? La qualità di Luis è indiscutibile, è un giocatore a cui mancano le grandi accelerazioni, ha anche quantità di corsa. Dal punto di vista della visione del gioco, è a un livello superiore. Come gestisco Felipe Anderson? Con 126 partite consecutive (ride, ndr). È un giocatore che dal punto di vista del potenziale è da grandissimi club. Purtroppo la sua carriera è costellata anche da momenti no, che purtroppo fanno parte del pacchetto Anderson. È un giocatore di cui sono innamorato, anche vederlo correre mi soddisfa anche esteticamente. Giocatori in scadenza? È una storia italiana, da qui alla fine ci sarà anche tempo per risolverla”.