La prima gara del nuovo anno per la Lazio sarà contro l'Udinese in trasferta, match in programma domenica 7 gennaio alle ore 15:00. I biancocelesti arrivano alla sfida forti del successo ottenuto in casa contro il Frosinone per 3-1, mentre i friulani dall'ottimo 3-0 conquistato in casa contro il Bologna. In occasione dell'incontro tra queste due squadre, ai microfoni di Laziopress.it è intervenuto l'ex Udinese ed ex allenatore della Lazio Primavera Alessandro Calori.

Che partita si aspetta domenica?

"L'Udinese viene da una grande partita contro il Bologna anche sei il periodo in generale non è ottimo. I friulani stanno comunque crescendo come squadra. Per quanto riguarda la Lazio le mancanze di Luis Alberto e Immobile possono pesare, bisogna vedere come continueranno a rispondere i vari Castellanos e Isaksen. La squadra di Sarri viene da un risultato sofferto contro il Frosinone, contro cui ha avuto comunque una bella reazione. A livello psicologico entrambe le squadre arrivano al match in un momento positivo." Quale ricetta userebbe per far ripartire a pieno questa Lazio? "Giudicare da fuori è difficile. Dico solo che qualcosa rispetto allo scorso anno è cambiato. Non avendo giocatori importanti come Immobile, Luis Alberto e lo stesso Milinkovic che era una figura importantissima in questa squadra, ha pesato e continua a farlo. Sono stati aggiunti alla rosa giocatori che potenzialmente possono crescere e diventare importanti, da loro bisogna partire per fare cose buone. Hanno avuto un periodo di ambientamento e adesso potrebbero essere un valore aggiunto." Come giudica il lavoro e le scelte fatte dal tecnico Sarri finora? "Sarri c'è poco da commentarlo, ha un ceto tipo di gioco e di manovra. Quest'anno sono mancate alcune cosa, come i consueti gol di Immobile che è un'icona per la squadra. Gli infortuni non lo hanno aiutato a trovare continuità, ma non è del tutto colpa sua, gli altri avrebbero potuto sopperire. Questo non è avvenuto, ma come tipologia di gioco il sistema di Sarri è sempre lo stesso. Poi dopo la particolarità la fa sempre la qualità dei giocatori." La non convocazione di Kamada per la Coppa d'Asia, può rappresentare un punto di svolta per il giapponese in biancoceleste? "L'ambiento l'hanno pagato tutti negli anni, lui non è il primo. Sicuramente si deve adattare a questo tipo di calci. Può darsi che la sua non convocazione gli possa dare la spinta per proseguire il suo percorso di ambientamento e tirare fuori il suo reale valore."  Lei che ha avuto a che fare con i giovani, come vede Isaksen? "È un giocatore che può venire fuori, ha le qualità tecniche per fare un percorso importate. È ancora molto giovane, che si approccia solo adesso ad un campionato di livello, ma comunque ha tutte le qualità per fare cose egregie con la Lazio." Sotto quale aspetto l'Udinese può mettere in difficoltà la squadra di Sarri? "Sicuramente la figura che in questo momento sta facendo molto bene è Pereyra. Si sente un leader della squadra, è molto responsabile. Lucca sta crescendo, era partito così e così ma ora sta trovando il gol e continuità. Ha grande fisicità, è bravo nel gioco aereo e dentro l'aera si fa sentire. Poi sono cresciuti gli esterni, anche Pajero è un ottimo centrocampista, Lovric ha una buona tecnica, mente dietro hanno trovato la quadratura nonostante le assenze. Pereira è cresciuto molto, Ebosole forse deve ancora completare l'inserimento, stiamo parlando una squadra che ha fatto fatica all'inizio ma ora si è ripresa. Serviva ritrovare il miglior Pereyra, adesso la squadra è più aggressiva che va a prendere gli avversari per poi ripartire. È un gioco che quando si fa collettivamente viene fatto bene dai friulani."  
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