Si immaginava già da tempo, ma adesso è ufficiale: il Napoli è campione d’Italia. I partenopei “scuciono” quindi lo scudetto dal petto del Milan, che appunto lo aveva vinto lo scorso anno quando tra le loro fila militava ancora Alessio Romagnoli, che ne era il capitano. Dopo lo scudetto vinto, il divorzio dai rossoneri e l’approdo nella sua amata Lazio, per cui non ha nascosto mai il tifo.

Non sarà la prima da avversario contro il suo passato, bensì la prima da avversario nel suo vecchio stadio. La prima da avversario è stata a fine gennaio, solo tre mesi e mezzo fa ed è stata una partita memorabile: la Lazio non ha solo vinto con il Milan, ha stravinto. Un tondo 4-0 come non si vedeva da tempo, grazie alle reti di Milinkovic, Zaccagni, Luis Alberto e Felipe Anderson. Niente gol dell’ex per Romagnoli, ma una partita di altissimo livello che vale come una rete e infine anche le dichiarazioni che confermano la felicità della sua scelta di tornare a casa nella sua Lazio: “Qui c’è un progetto serio, sono contento di essere qua. E poi il pubblico è fantastico, dopo anni finalmente lo sento mio.” Lo stesso pubblico che ha fatto esultare con il suo primo gol in biancoceleste contro lo Spezia e chissà se proprio domani, che tornerà titolare dopo la squalifica contro il Sassuolo, possa arrivare il secondo per coronare una stagione a dir poco favolosa.

Romagnoli ha preso immediatamente il comando della difesa biancoceleste che per diverse giornate è stata addirittura la migliore della Serie A e una tra le migliori in Europa. Insieme ai suoi compagni di reparto ha contribuito in gran parte al secondo posto in classifica della Lazio, che si spera possa rimanere ben solido dopo la sfida di domani alle 15. Questa giornata di campionato sarà “folle”, perché le squadre dalla 2 alla 7 posizione si sfideranno tutte tra loro (Milan-Lazio, Roma-Inter, Atalanta-Juventus) e quindi è molto probabile che qualcuna perderà punti: la Lazio non potrà sbagliare e dovrà approfittare di questo intreccio per allontanarsi dalle inseguitrici.

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