CdS | Caso tamponi, ecco perché va ridotta la pena
Processato, giudicato, condannato, quasi giustiziato ma alla fine riabilitato.
Come riportato dal Corriere dello Sport, sono cadute le incriminazioni più gravi del caso “tamponi”: il presidente e i medici sono stati scagionati dal Collegio del presidente Franco Frattini, perché spetta “all’autorità di sanità pubblica il giudizio in ordine all’adozione delle misure di contenimento del contagio” si legge nelle motivazioni pubblicate ieri. La circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020, richiamata nei Protocolli sanitati Figc, stabilisce che deve essere il “Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente, per quanto riguarda l’attività agonistica di squadra professionistica, nel caso in cui risulti positivo un giocatore a disporre l’isolamento e ad applicare la quarantena”. Gli atti sono tornati alla Corte Federale D’Appello, entro due mesi fisserà una nuova udienza. Per Lotito e i medici è caduta la condanna a 12 mesi di inibizione, in attesa della riformulazione della pena non sono interdetti.