Lotito è convinto: "L'anno del Covid stavamo vincendo lo Scudetto. Ci torneremo a lottare". Poi su Tare e Peruzzi...
Al presidente della Lazio non è andato giù l'anno 2019/2020 quando la Lazio era vicina a vincere il 3° scudetto della sua storia
Le nuove idee prendono forma e forza piano piano. Anche quelle della società presto si materializzeranno: «A breve mi vedrò con l'ufficio della Lega di A che ha studiato il Flaminio e a inizio maggio presenteremo il progetto. Sta partendo l'Academy, a metà mese sarà pronto il nuovo studio radiofonico. Sto creando le strutture e poi verranno inserite le figure. Tanti sono invidiosi chiosa il president della Lazio Claudio Lotito, di quello che ho costruito alla Lazio, senza mai scaricare un euro. Le mie aziende ci guadagnano? No, Formello è tenuto come un gioiello, ci sono le guardie, tutti vengono pagati e mangiano alla grande, ci sono servizi a cinque stelle. Con le mie imprese non solo c'è un risparmio, ma si evitano i decreti ingiuntivi del passato. Ho tolto tutti i mercanti dal tempio».
Rinate Women e Primavera, il presidente è orgoglioso: «Non solo dal punto di vista sportivo, mio figlio Enrico e il direttore Fabiani hanno fatto un ottimo lavoro. Dobbiamo ricostruirci in casa il nostro futuro, come non stava più accadendo». C'è stato un taglio col passato: «Io non ho cacciato Tare, è andato via lui e pensavo avrebbe iniziato altrove un nuovo percorso. Fra noi rimane un ottimo rapporto, ma perché dovrei riprenderlo? Non so chi metta queste voci in giro. Anche Peruzzi, mica l'ho mandato via io.
La Lazio e lo scudetto tanto atteso
Peccato per quell'anno, stavamo vincendo lo scudetto, il Covid ha rovinato tutto. Ma ci arriveremo a lottare di nuovo, è solo una questione di tempo». La ricostruzione, insomma, non equivale a un ridimensionamento: «Assolutamente no giura il numero uno ma sto mettendo delle regole per fare il salto. Nessuno può più fare come vuole nella Lazio».
Il Messaggero A. Abbate