Non fa più notizia l’ennesimo passo falso della Lazio. Dopo la sconfitta di Bologna e il pareggio nel derby, la squadra di Sarri crolla a Salerno e regala ai granata la prima vittoria in campionato. Altro che corsa Champions, i biancocelesti adesso devono riuscire a evitare di finire nella parte anonima della classifica. Che al momento è indecorosa, anche se il calendario da qui alla fine di dicembre sulla carta è discesa. Sulla carta, ovviamente, perché se la Lazio gioca con lo stesso spirito di ieri diventa difficile vincere con chiunque. “Prestazione sconcertante dal punto di vista mentale”, ha detto Sarri ieri, che per la prima volta ha minacciato di dimettersi: “Se fossi sicuro che è solo colpa mia andrei via”. Non bastano le pesanti assenze (Casale, Romagnoli e Luis Alberto) per spiegare l’orrenda prestazione di ieri. Che ha portato alla quinta sconfitta nelle ultime 7 trasferte italiane, il 6° ko dell’anno.

Eppure l’episodio iniziale era girato a favore di Sarri, con il rigore di Immobile, ma al rientro dall’intervallo i suoi non sono riusciti a evitare il doppio colpo della Salernitana. “Se pensavamo di gestire 50 minuti abbiamo sbagliato tutto, non abbiamo capito nulla”, dice Sarri. Adesso però deve intervenire pesantemente il presidente Lotito, lo ha chiamato in causa lo stesso allenatore. La squadra ha bisogno di una scossa, qualcosa va cambiato se si vuole raddrizzare un campionato iniziato malissimo: gli alibi sono finiti, per tutti. L’unico squillo ieri è stato di Immobile, che ha realizzato su rigore il 5° gol stagionale. Per Ciro è il 100º centro in trasferta in Serie A: è il primo giocatore a riuscirci nella storia del campionato.

Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

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