Finalmente è arrivato il tanto atteso momento di Gustav Isaksen. Il calciatore danese contro il Frosinone ha messo a segno la sua prima rete con la Lazio, un evento memorabile per i tifosi ma sopratutto per il giovane ex Midtjylland.

Arrivato a Roma nella sessione estiva di mercato, le aspettative su di lui erano abbastanza alte. In primis per la cifra spesa dalla Lazio per portarlo nella Capitale, e poi per le doti tecniche notate personalmente nelle gare contro la squadra danese in Europa League. Con i suoi dribbling e le sue sterzate aveva fatto letteralmente impazzire la difesa della Lazio, rendendosi protagonista nel catastrofico 5-1 subito in trasferta dalla squadra di Sarri. In quel match Gustav ha stupito tutti, dalla dirigenza al tecnico biancoceleste, tanto da decidere di portarlo a Roma come sostituto naturale di Felipe Anderson. Una riserva di lusso, che forse da venerdì potrebbe diventare qualcosa di più. Già, perché il suo inizio di stagione non è stato brillante, ma ci sta. Tra ambientamento, nuovi compagni, nuova squadra, nuovo paese, e pressione per un giovane catapultato dal campionato danese alla Serie A in una piazza come quella della Capitale, per di più per una cifra così importante. Tutti aspetti che possono incidere assolutamente sul rendimento iniziale di un giocatore, che infatti si sono visiti. Dopo un pò di partite però, ha iniziato ad ingranare, mostrando a tratti quelle qualità che tanto avevano stupito tifosi e addetti ai lavori.

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Il suo utilizzo passa da essere quasi nullo a sistematico a gara in corso, e il suo apporto al match inizia a farsi sentire giornata dopo giornata. Il suo momento di lancio sembra stia per arrivare, ma poi la botta inaspettata che blocca tutto: l'infortunio. Settimane di stop che lo costringono a rimanere ai box, un evento che per molti calciatori può risultare un blocco sopratutto mentale. Per Gustav però non è stato così. Ha saputo rialzarsi e riprendere da dove aveva iniziato, giungendo all'effettiva consacrazione con il gol segnato al Frosinone. Per lui, la gara di venerdì scorso non può che rappresentare la chiusura migliore di quest'anno. Non solo per la rete, ma per il segnale dato all'allenatore e a tutto l'ambiente biancoceleste. Con lui in campo a partire dal secondo tempo, la gara è cambiata. Ha ribaltato quasi da solo le sorti di una partita che sembrava quasi impossibile da recuperare e addirittura vincere con due gol di scarto. L'assist per Castellanos ha dato il La, poi ci ha pensato lui a completare la rimonta con il piazzato sul secondo palo. Una prestazione che lascia dunque ben sperare per il nuovo anno, anche perché con un Felipe Anderson così sotto tono, Gustav può solo che sbocciare di più per poi fiorire definitivamente. Chissà se il danese può rappresentare davvero il futuro di questa Lazio...

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