Manca poco, meno di ventiquattro ore e poi sarà derby. La città è già infuocata, i tifosi non aspettano altro e le squadre sono pronte a scendere in campo. Mourinho ha già attaccto, ora Sarri può rispondere. Alla vigilia di Roma-Lazio, il tecnico biancoceleste, in conferenza stampa, presenta la partita.

E' un derby dal sapore europeo, che partita si aspetta? "Il derby è il derby, non ci sono retropensieri. E' la partite più importante". Che rapporto ha con Mourinho? "Non sento nessuna rivalità. Domani gioca la Lazio contro la Roma e noi non siamo più importanti delle squadre che alleniamo. Ho parlato con lui un paio di volte e ho avuto una buona impressione dell'uomo". Come sta la squadra? "Ogni partita è una storia  a sè, in assoluto e nel derby vale anche di più. Sarà difficile come lo è stata la gara dell'andata. Siamo due squadre di livello ed entreremo in campo al massimo delle nostre possibilità" Le ha dato fastidio la battuta di Mourinho? Come vuole rispondere? "Mourinho è arrivato tardi, ho smesso di fumare da diversi giorni. Non è detto che prima o poi io non riprenda, ma intanto non fumo più". Sulle fasce quali scelte pensa di fare? "Abbiamo Zaccagni squalificato e dal punto di vista offensivo le scelte sono più certe. Per quanto riguarda gli esterni vedremo che gara decidiamo di fare, se sarà meglio attendere e poi dare tutto nella parte finale della gara o se fare una partita diversa". Rispetto alla gara di andata vive questo derby in maniera diversa? "Vivendo l'ambiente si diventa più consapevoli sul tipo di gara da affrontare e sul suo valore. E' una sfida particolare a cui il nostro popolo tiene in maniera molto forte". Si aspetta una Roma attendista o che cercherà di fare la partita? "E' difficilmente prevedibile. Mi aspetto due squadre che vorranno imporsi, non faccio calcoli particolari". Pensa che la Roma la metterà sul punto di vista emotivo che è anche su uno dei punti deboli della Lazio? "Non penso che siamo carenti dal punto di vista emotivo o almeno spero che siamo in via di guarigione. La squadra ha lanciato segnali di maturità, ora serve la continuità. Prendo per buono quanto visto negli ultimi mesi". In questi giorni il Presidente ha parlato alla squadra? "Assolutamente no, lo abbiamo visto ieri per qualche minuto ma non è intervenuto con la squadra. Penso sarà a cena con noi ma di solito ci lascia tranquilli. E' uno che intervenene molto poco". Quanto è stato importante recuperare Acerbi? Cosa pensa degli applausi e dei fischi dei tifosi? "La polemica nei confronti di Acerbi faccio fatica a capirla, un gesto non può inclinare l'affetto che si è creato con gli anni. Spero che i tifosi decidano di aiutarlo come aiutano sempre la squadra".
Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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