Era stato profetico Sarri prima della sosta per il mondiale: ”La Lazio storicamente non fa mercato a gennaio, o comunque fa molto poco. Non penso che ci saranno interventi massicci”. E così sarà anche in questa sessione, nonostante lo stesso tecnico più volte nelle ultime conferenze stampa abbia sottolineato la necessità di un rinforzo in attacco: “Siamo corti con le rotazioni, ci sono squadre più attrezzate di noi per la Champions”. Zero acquisti e per ora anche zero cessioni, perché gli unici tre giocatori che hanno cambiato squadra a gennaio sono stati Raul Moro, Durmisi ed Escalante, che però erano già stati in prestito ad agosto. Fares, un esubero da 1,2 milioni annui e da più di un anno fuori dai piani della Lazio, a oggi è ancora un calciatore biancoceleste, che lo voleva piazzare per sbloccare l’indice di liquidità. Complice l’ingaggio pesante e gli ultimi infortuni, la società ha fatto fatica a trovargli una sistemazione. Chissà che non possa sbloccarsi tutto nelle ultime ore: c’è anche l’Antalyaspor che ha chiesto informazioni. Una sua cessione sbloccherebbe l’indice di liquidità e dare alla Lazio la possibilità di fare un acquisto in prestito. Luca Pellegrini è il nome per la fascia sinistra e da tempo sta aspettando una chiamata da Lotito. Se invece Sarri volesse un attaccante, il profilo che piace di più è quello di Bonazzoli, ma la Salernitana - almeno fino a poco fa - non apriva al prestito. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

La Repubblica | Lazio, ora a centrocampo allarme stanchezza: con la Juve si cambia
Lazio, Fares verso la Turchia: l'operazione sblocca Pellegrini