Seconda gara per la Lazio in Youth League e seconda emozione da quell'esordio in Lazio-Atletico di due martedì fa. Una partita molto importante per i biancocelesti tanto per la competizione di spessore in sé quanto per dare continuità al percorso di crescita che si sta affrontando. Dopo gli ottimi risultati in campionato, il buon approccio contro l'Atletico nella prima di Youth League e il passaggio del turno in Coppa Italia, la vittoria nella competizione europea per i biancocelesti era ciò che effettivamente mancava. E anche l'approccio lo ha dimostrato.

La Lazio ha, infatti, iniziato la gara con lo stesso piglio, ottimo, che ha avuto all'inizio dell'esordio assoluto in Youth League. Un grande approccio che ha permesso ai biancocelesti di crearsi diverse occasioni e di andare in vantaggio con Sana Fernandes alla mezz'ora. Un primo tempo in cui la Lazio ha di fatto avuto il controllo e che si è concluso sullo 0-1 con tante occasioni in canna per un risultato da subito stretto. Il secondo tempo si accende con un Celtic più intraprendente ma con una Lazio che riesce comunque a ripararsi e ad evitare il peggio cercando anche di farsi vedere in avanti in più occasioni. Bene i titolari, bene i cambi, bene le due fasi. Bene tutto. Cosa ha pagato, allora?

La Lazio si è mostrata una squadra solida, capace anche di soffrire e di mantenere il risultato. Cosa che ha funzionato fino al 91', dove i biancocelesti si sono dovuti arrendere a un calcio di rigore realizzato da Carse per un fallo di Petta su Davidson. Forse non si è saputo gestire al meglio la lucidità: fatto sta che per quanto si è visto sul campo la Lazio avrebbe meritato qualcosa in più. Da segnalare un'ottima prestazione da parte di Sana Fernandes, uno dei migliori dei suoi.

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