Domani alle 18.00 Atalanta e Lazio scendono in campo al Gewiss Stadium, in quello che sarà a tutti gli effetti uno scontro diretto per l’accesso alla prossima edizione della Champions League. Dopo la sessione invernale di calciomercato, che ha lasciato tifoseria e allenatore orfani di nuove soluzioni da inserire, da domani si tornerà a parlare di calcio giocato. Era senza dubbio auspicabile un aiuto nei confronti dell'allenatore e dello stesso organico, ancora impegnato nelle tre competizioni, tuttavia la scelta fatta è stata differente.

Già da domani inizierà il percorso biancoceleste in questa seconda parte di stagione, in un febbraio che metterà la Lazio di fronte a sfide ravvicinate e complicate: si inizia domani con la gara di Bergamo, per poi affrontare ancora in trasferta il Cagliari di Ranieri. Pochi giorni dopo ci sarà la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco, e quattro giorni dopo, ancora all'Olimpico, i biancocelesti ospiteranno il Bologna di Thiago Motta. Il 22 febbraio sarà poi la volta del recupero della ventunesima giornata di campionato, che vedrà Immobile compagni impegnati nella trasferta di Torino contro i granata di Juric: un'altra sfida complicata che precede la trasferta di Firenze, per un altro scontro diretto per le ambizioni europee dei biancocelesti. Un mese di febbraio a dir poco complicato, considerando che nei primi cinque giorni di marzo, i biancocelesti ospiteranno all’Olimpico il Milan di Stefano Pioli, per poi essere impegnati nella trasferta dell’Allianz Arena per il ritorno con i bavaresi.

Tenendo conto di un calendario apparentemente infernale, è evidente come quanto mostrato fin qui non basta: non tanto per quanto offerto in termini di gioco e prestazioni corali, Bensì per una serie di rendimenti individuali che non possono bastare per aggredire fortemente la zona Champions League. Quello biancoceleste è l'undicesimo attacco della serie A per numero di gol segnati, a pari merito con Lecce e Genoa: sei reti per il tandem composto da Immobile e Castellanos, sette invece quelle arrivate dagli esterni. Ad una fase offensiva che fatica in termini di gol messi a segno, il centrocampo ha aiutato parzialmente con le sei reti arrivate tra Luis Alberto e Vecino. A fare la differenza in positivo è stata una ritrovata fase difensiva, che ha portato i biancocelesti a otto gare senza subire gol, specialmente in tre delle ultime cinque, tra Empoli, Lecce e Napoli. Se a questa ritrovata solidità difensiva la Lazio riuscirà ad abbinare un cambio di passo in termini di occasioni da rete create e realizzate, i biancocelesti potranno dire la loro fino alla fine per un posto in Champions League.

Proietto Fraioli
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