ESCLUSIVA | Lazio-Milan, Pellegatti: "Pulisic? Di Bello non aiutato dal quarto uomo. Bayern? Sono positivo"
Lazio e Milan hanno aperto ieri sera la ventisettesima giornata di campionato, in un match in cui i biancocelesti escono sconfitti da una rete di Okafor nel finale. Tante polemiche e molto nervosismo a causa di una gestione di Di Bello a dir poco discutibile per tutti i novanta minuti, per i biancocelesti che escono sconfitti all'Olimpico al termine di una prova più che positiva, in attesa della gara di ritorno contro il Bayern Monaco. Il noto giornalista Carlo Pellegatti ha commentato così la gara in esclusiva ai nostri microfoni.
Il Milan porta a casa tre punti importanti per consolidare un posto in Champions League. Che partita ha visto?
“E' stata una partita importante per il campionato del Milan, ha avvicinato la Juventus aspettando la gara di domani sera. Non è stata una partita bella ma molto tattica. La Lazio ha tenuto bene il campo nei primi trenta minuti, poi il Milan finalmente si è affacciato verso l'area. La gara poteva essere decisa da un episodio: parlando di calcio la Lazio non è stata fortunata quando Vecino dopo pochi minuti appoggia la palla vicina al palo, mentre Okafor è riuscito ad andare a segno. In mezzo tanta tensione ed episodi, parlando della partita non è stata una sfida divertente, con due allenatori molto preparati sul piano tattico”.
E’ deluso dalle poche occasioni create nella fase di superiorità numerica?
“Abbastanza, non è stato un bel Milan: piuttosto lento anche se non è facile giocare con la Lazio, motivata a reagire dopo la brutta prova di Firenze. Il Milan è riuscito due o tre volte a rendersi pericoloso, ma è stato molto lontano da quello visto con l'Atalanta”.
Crede che il cammino in Europa League possa minare la sicurezza di un posto in Champions League?
“Penso sia consolidato, anche perchè dietro non sembra esserci grande concorrenza. Non siamo già in Champions League, ma questa vittoria è stata una grossa ipoteca: ai rossoneri mancano venti punti per la certezza, siamo vicini all'aritmetica. Non credo che ci saranno problemi”.
Sta facendo molto discutere la prova di Di Bello, come valuta l'operato del direttore di gara?
“Non è stato fortunato negli episodi, è stato bravo sul calcio di rigore: sentendo esperti e critici era giusto non darlo. Sull'episodio di Pulisic non è stato aiutato dal quarto uomo, è stato sfortunato Pellegrini. Sulla gestione delle due espulsioni finali, poteva evitare con un minimo di esperienza: se un giocatore nervoso ti dice qualcosa devi far finta di niente, Marusic non mi è sembrato plateale nella protesta con l'arbitro. Lo stesso Guendouzi ha dato solo una spinta: una partita già tesa Di Bello non ha aiutato a renderla una gara di calcio”.
Ha vissuto tante notti europee, la Lazio vista ieri ha possibilità con il Bayern Monaco?
“Voglio essere positivo, il Milan riuscì a vincere con il Bayern Monaco dopo un 2-2 dell'andata, erano i rossoneri di Seedorf, Inzaghi e Kakà, una squadra indubbiamente più forte di questa Lazio, però i biancocelesti hanno individualità importanti. E' una buona squadra, con buoni elementi dietro e un grande portiere. Oltretutto il Bayern non sta bene sul piano morale, l'allenatore andrà via, è una situazione psicologica da sfruttare. Se la Lazio dovesse impensierirli dall'inizio, partendo dal risultato dell'andata io non sono così negativo”.
Si discute molto in questi giorni del futuro di Sarri e Pioli. Secondo lei saranno ancora sulle panchine di Lazio e Milan la prossima stagione?
“Per la Lazio non saprei, non sono dentro l'ambiente ma Sarri è molto bravo. Per ciò che riguarda Pioli, potrebbe rimanere forse vincendo l'Europa League, ma le ultime parole del proprietario Cardinale fanno pensare che non ci siano grandi possibilità per la sua permanenza. Lo vedo serio e applicato, speriamo possa esserlo fino al termine della stagione”.