Maurizio Sarri sistema le tessere, poi cambia, prova, monta e smonta, ma il puzzle del centrocampo continua a non convincere. Il nodo è in mezzo, al di là del fatto che nella Lazio, in questo inizio di stagione, pure il resto non è che funzioni granché: l’attacco non punge e la difesa ha subito il doppio dei gol dello scorso anno. Ma in estate l’obiettivo principale era rivoluzionare e quindi rafforzare il centrocampo: dopo otto partite, il reparto è ancora un cantiere aperto. La cessione di Milinkovic è stata compensata con tre innesti di qualità (Kamada, Guendouzi, Rovella) e la decisione (saggia) di bloccare Vecino, che voleva andare al Galatasaray, insomma le risorse ci sono ma il terzetto ideale non è stato ancora trovato. Per quattro partite di seguito, Sarri ha scelto come titolari sempre gli stessi: Kamada mezzala destra, Cataldi regista, Luis Alberto mezzala sinistra.

Lo spagnolo peraltro è il punto fermo, visto che ha giocato tutte le gare, 7 in campionato e quella di Champions con l’Atletico. Dopo la sconfitta con la Juve, nonostante il tecnico si sia detto soddisfatto della prova del centrocampo (se la prese con difensori e attaccanti), contro la corazzata del Cholo Simeone fu rispolverato Vecino, utilizzato in quella occasione come mediano davanti alla difesa, con Kamada e Luis Alberto mezzali. La prima mezz’ora funzionò, poi decisamente meno. Nella partita successiva, con il Monza, altra modifica: debutta dal primo minuto Guendouzi, che non replica l’ottima prestazione del Maradona, con Cataldi e Luis. Prova pessima, il centrocampo non fa filtro e la difesa va in sofferenza. Allora Sarri contro il Torino presenta Vecino nel ruolo per il quale fu comprato nell’estate 2022, mezzala destra, e in regia esordio per Rovella: il terzetto convince perché i due permettono a Luis Alberto di dedicarsi con meno ansie alla fase offensiva e in generale con l’uruguaiano c’è più equilibrio. Da parte sua, il giovane play dimostra personalità e si guadagna la conferma contro il Milan, ma stavolta alla sua destra c’è Guendouzi: il reparto regge un tempo, poi crolla. E domani sera, nella bolgia del Celtic Park di Glasgow, a chi toccherà? Luis Alberto – ufficiale il suo rinnovo fino al 2027 con opzione fino al 2028 - giocherà la nona di seguito? Oppure Sarri opterà per un centrocampo più solido, con Vecino, Rovella e uno tra Guendouzi e Kamada? Di sicuro serve un risultato positivo (anche) per calmare la furia di Lotito, cui stanno iniziando a proporre alternative in panchina: per esempio Tudor, esonerato dal Marsiglia. In realtà Sarri non è a rischio, ma la sua Lazio deve iniziare a vincere. E chissà se basterà – difficile - per farsi perdonare dal presidente le frasi della discordia, quelle del Meazza sul mercato e il valore della rosa. La Repubblica/Giulio Cardone

Leggo | Alla Lazio per sempre: Luis Alberto rinnova fino al 2027
CdS | Lazio, Vecino: "Sono felice qui"