Momento particolare a livello di mercato quello che sta vivendo la Lazio, tra l'addio di Milinkovic-Savic e l'esigenza di accelerare per non avvicinarsi troppo all'inizio del campionato senza i giusti rincalzi. Il tutto, da qualche giorno, nella cornice di Auronzo di Cadore, dove anche quest'anno i biancocelesti si sono recati in ritiro precampionato. Per parlare di alcune situazioni inerenti al mondo Lazio e non solo Claudio Lotito ha rilasciato un'intervista a Il Corriere dello Sport.

Tempo per la Lazio? Poco, rispetto a prima, però io sono un uomo di risposte, ho la capacità di fornire soluzioni rapide. Parlo con l'allenatore... Tare? Non l'ho mollato, è andato via lui e mi è dispiaciuto sul piano umano. Un giorno ha telefonato e mi ha detto che voleva andarsene e che era riconoscente per tutto quello che gli avevo dato. Incomprensioni? Le incomprensioni cerano state tra Sarri e Igli. Sono dovuto intervenire tre volte. Alla squadra ho promesso che avrei pagato dopo ogni vittoria e a settembre m'è toccato versare gennaio, in anticipo di quattro mesi. La Lazio... mi avevano dato un mese di vita come presidente”.

Ho le idee chiare, a Sarri ho chiesto di indicarmi non dei nomi, ma delle posizioni da coprire, le sue esigenze. I giocatori li scelgo io. A Formello c'è un intero settore che si occupa dello scouting con otto postazioni dedicate. Milinkovic? Gli avevo offerto il rinnovo a una cifra blu ma l'Arabia garantiva 20 milioni l'anno, 18 netti già tassati. Il giocatore m'ha confessato che cercava qualcosa di nuovo. C'erano 15 milioni per la Lazio ho risposto che 15 o zero per me era lo stesso e che gli avrei fatto fare tanti giri di campo a Formello. 15 sono diventati 20, poi 30, infine 40. Al calcio italiano non mancano i giocatori, ma i presidenti. Manca la competenza al vertice”.
Stadio della Lazio? Stavo per costruirne uno, ma Veltroni mi bocciò il progetto. Si arrivava anche con il battello, la rete viaria era perfetta. Chi ti dice che non ci stia lavorando oggi… Gli arabi vogliono Immobile? Nessuno mi ha detto nulla".
 
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