Il Messaggero | Il giorno di Tudor, nasce la nuova Lazio
Da oggi ha inizio ufficialmente una nuova era alla Lazio, quella di Igor Tudor.
Dopo aver firmato il contratto che lo legherà ai colori biancocelesti fino a giugno 2025, oggi alle ore 11 l’allenatore 45enne originario di Spalato scenderà per la prima volta sul campo del centro sportivo con i ragazzi. In questi due giorni ha preso confidenza con Formello e ha programmato le sessioni di allenamento. Subito delle novità: per cominciare, oggi e domani previde due doppie sedute. Poi tutti allenamenti pomeridiani compreso il sabato, non più alle 15 ma con fischio d’inizio alle 17.
Ma il cambiamento più grande avverrà sul piano tattico, e da oggi si inizierà a intravedere come la Lazio scenderà in campo da qui fino al termine della stagione.
Tudor è molto preciso, e non si preoccupa di essere estremamente schietto: molti in estate cambieranno aria, più di qualcuno non sembra rientrare nei piani della rivoluzione del croato e il mister glielo farà presente direttamente. Chi rischia maggiormente sono Marusic, Hysaj e Vecino.
La società ha però richiesto espressamente di puntare su determinati giocatori, giovani che devono essere rilanciati e che rappresentano il futuro della Lazio, come Isaksen o Casale. Ma anche di ripartire dai punti cardine di questa stagione, come Guendouzi: il francese è stato allenato da Tudor all’OM e darà una mano ai compagni per comprendere i dettami richiesti dal mister.
Dopo anni di 4-3-3 bisognerà ora capire gli sviluppi dei possibili moduli. Molto probabilmente si potrebbe passare in fretta a 4-2-3-1, mantenendo la forte ossatura della difesa a 4. Il tecnico croato ha plasmato per svariati anni le sue squadre attraverso questo modulo, salvo poi fare ritorno in Italia, sulla panchina dell’Udinese, e imporsi con il suo nuovo marchio di fabbrica, il 3-4-2-1, riprendendolo successivamente anche all’Hellas e all’OM. Quello che è certo è che in estate sarà rivoluzione.
Da oggi ripartono tutti da 0, e a rischiare sono proprio i senatori. Immobile è stato al centro di una settimana travagliata, le critiche sono piovute dalle dimissioni di Sarri, ma anche per un lungo digiuno che dura da 7 partite. Luis, nonostante riesca ancora a incidere sporadicamente, va troppo a intermittenza e potrebbe non bastare. Le partenze di entrambi, direzione Arabia e Spagna, non sono più utopia.
Intanto, è attesa una svolta sul fronte Felipe Anderson. Lotito non vuole farselo sfuggire e negli ultimi giorni c’è stato un nuovo contatto con l’entourage. La richiesta dell’esterno brasiliano non cambia, vorrebbe percepire 3,5 milioni come ai tempi del West Ham. Ossevano interessate la Juventus e altri due club italiani, ma ne sono arrivati altri da Liga, Bundesliga, Arabia e Brasile.
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