Intervenuto in conferenza stampa postpartita, l'allenatore dei biancocelesti Marco Baroni ha commentato così il pareggio maturato contro il Milan:

Come nasce la trasformazione tra primo e secondo tempo. Ci sono rimpianti?

Rimapinti? Il risultato. Abbiamo fatto una bella partita, siamo rientrati con il piglio giusto, poi primo angolo che subiamo prendi gol. Sapevamo che avevano tanta fisicità, l'avevamo anche preparata però ci sta, hanno messo una grande palla. La squadra da lì si è intimorita ma è comunque rimasta presente in campo ed è importante. Nella ripresa abbiamo cambiato qualcosa. Ci sono dei ragazzi che devono crescere. Nel secondo tempo abbiamo fatto un bel gioco e punteremo a continuare su questa fase

Sulle scelte di formazione:

Nuno Tavares l'ultima partita l'aveva giocata a febbraio scorso ma mi sono assunto dei rischi. Non c'erano dei centrali in panchina quindi non ho potuto schierare Marusic. È arrivato Samuel (Giogot) che è un giocatore che ci darà esperienza e fisicità. Con la sosta recupereremo Gila e Luca Pellegrini. Dobbiamo continuare a lavorare, a Udine abbiamo messo trenta cross, dobbiamo riempire meglio l'area. La quadra ha fatto qualcosa di buono, lavorando si farà qualcosa di bello

Cosa è cambiato tra primo e secondo tempo? Cosa ha detto negli spogliatoi?

Stiamo cercando di portare maggiore aggressività. La squadra lo può fare perché lo ha dimostrato ma non è facile perché a volte ti esponi un po' troppo, ma la strada è quella giusta. Devo assumermi delle responsabilità, ma ragazzi hanno risposto e fatto molto bene, sono contento.

Aveva condiviso gli addii di Casale e Cataldi?

Ci sono state delle situazioni. Casale è un ragazzo che veniva da un'annata negativa. Io gli avevo dato fiducia, ma il ragazzo ha sentito la necessità di cambiare aria. Io lavoro per migliorare i ragazzi che ho. Uno dei primi obiettivi dell'allenatore è valorizzare i giocatori, sono concentrato su quello. Sono contento della rosa, dobbiamo migliorare e lo faremo. Sono in una piazza prestigiosa, quindi la mia attenzione è rivolta lì, devo pensare a quello, dentro al campo. 

La Lazio parte sempre in svantaggio

Io credo molto nella mobilità, preferisco avere un attaccante in più a condizione che la squadra trovi gli equilibri, e la squadra lo può fare. Aggredendo alto si mettono in difficoltà anche le grandi squadre. Oggi sapevano che potevamo patire la palla inattiva. La squadra è rimasta in piedi e ha fatto una ripresa importante

 

 

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