Luis Alberto tra presente e passato: "Questa Lazio è da Scudetto!"
Le parole dell'ex biancoceleste sul suo passato nella Capitale e la Lazio del presente
Una volta disse: “Sono uno a cui piace fare casino”.
Sì, ma contestualizziamo. Io alzo la voce quando vedo cose che nonmi stanno bene o le ingiustizie. Nonriescoa stare insilenzio. Sono diretto e istintivo.
Come in campo tra l'altro: il suo assist più bello?
A Ferrara, in un 5-2 contro la Spal. Un tocco d’esterno destro di prima per Immobile. La palla giròinunmodoassurdo.Poianche il tacco per Zaccagni contro la Juve. Un calcio libero.
Oggi la Lazio vola: contento?
Certo, spero vinca lo scudetto. Ha tutto per competere. L’Inter resta la più forte,poi metto il Napoli, ma la Lazio se la gioca. Il calcio di Baroni mi piacemolto. All’inizio sembrava un’incognita, ma adesso strega e stupisce.E Castellanos segneràmolti gol.
Sulla sua Lazio da Scudetto
Nel corso dell'intervista, lo spagnolo ha ricordato con nostalgia la stagione 2019/20, quando la Lazio di Simone Inzaghi era in piena corsa per lo scudetto prima che la pandemia da Covid-19 interrompesse tutto. "Senza la pandemia avremmo vinto lo scudetto", ha dichiarato con convinzione. Luis Alberto ha ripercorso alcuni momenti cruciali della stagione 2019/20, ricordando la partita Cagliari-Lazio, vinta 2-1 grazie al gol di Caicedo al 97'. "Quella vittoria ci ha fatto capire che potevamo fare qualcosa di straordinario", ha detto, ricordando le otto vittorie consecutive e il trionfo in Supercoppa Italiana. In casa, la Lazio era quasi inarrestabile e le partite sembravano già decise a fine primo tempo. Anche dopo Natale, la squadra continuava a macinare successi. Poi, però, tutto si fermò: "Maledetto Covid". Tra pandemia, infortuni, squalifiche e cartellini, la Lazio perse il ritmo. "Se il campionato fosse proseguito, avremmo lottato fino alla fine. Chissà come sarebbe andata", ha concluso con rammarico.
Su Lotito e Fabiani
Lo spagnolo ha anche parlato del rapporto con il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Angelo Fabiani, evitando però di commentare alcune dichiarazioni del passato. Lotito, in particolare, lo aveva accusato di non sapersi adattare a un contesto basato su interessi comuni. "È un capitolo chiuso", ha detto il giocatore, sottolineando solo un punto critico: il rinnovo del contratto, dove, secondo lui, fu il presidente a chiedergli di restare. "Non voglio parlare né di Lotito né di Fabiani", ha concluso.
Su Inzaghi
Alberto ha ricordato il 2016, quando era sul punto di lasciare la squadra: giocava poco e veniva schierato come esterno, un ruolo che non aveva mai interpretato nella sua carriera.
Quella situazione lo aveva portato a considerare seriamente un ritorno in Spagna. "Avevo detto al mio agente che a gennaio sarei tornato a Siviglia", ha rivelato. Tuttavia, la sua storia ha preso una svolta inaspettata: è rimasto a Roma e Simone Inzaghi ha completamente trasformato la sua carriera. "Nel 2017 chiesi di nuovo di andare via, ma lui si oppose. È un maestro nella gestione delle persone", ha raccontato.
Alla domanda se l’allenatore piacentino gli avesse mai proposto di seguirlo all’Inter, Luis Alberto ha risposto con un deciso "No, no". Tra i due non ci sono mai stati grandi scontri, anche perché Inzaghi sapeva gestire bene i momenti difficili: quando il centrocampista aveva una giornata storta, lo mandava semplicemente a casa, un trattamento che riservava anche ad altri giocatori. Ora, Luis Alberto riconosce i progressi del tecnico e lo considera all’altezza dei migliori, sottolineando quanto sia cresciuto durante la sua esperienza a Milano.
Su Pedro
Pedro ha conquistato la Lazio. Nonostante sia ormai verso la fine della sua carriera, lo spagnolo continua a essere determinante, segnando gol importanti e offrendo prestazioni di altissimo livello. Luis Alberto, su di lui ha dichiarato:
E' un fenomeno e lo e' sempre stato, glielo scrivo ogni volta. In estate stavano permandarlo via, ora siparladi rinnovo. Il giocodi quest’anno lo favorisce: è libero di calciare, e quando lo fa…
Su Sarri
Luis Alberto, ha toccato anche l'rgomento riguardante il suo rapporto con Maurizio Sarri ai tempi della Lazio. Lo spagnolo ha definito il loro legame "strano", pur riconoscendo che entrambi hanno personalità molto simili.
Parlando delle dimissioni di Sarri, Luis Alberto ha voluto chiarire un punto importante: "Quando è andato via, si è detto che fosse colpa mia e che lo avessi cacciato da Formello. Ma non è vero. Mi è dispiaciuto molto quando si è dimesso".
Lo spagnolo ha anche raccontato alcune curiosità sulle abitudini del tecnico, famoso per le sue superstizioni. In sala video, Sarri aveva sempre lo stesso modo di camminare, con la testa bassa e la schiena curva. Inoltre, lasciava un pacchetto di sigarette con tre mozziconi impilati, e nessuno poteva toccarlo: "Se lo facevi, impazziva". Aveva anche una particolare ossessione per gli angoli, un dettaglio che rendeva il suo personaggio ancora più unico.