CONFERENZA SARRI - "Penso sia una condizione momentanea la nostra, non siamo spenti"
Al termine della gara tra Lazio e Monza terminata 1-1 il mister dei biancocelesti Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:
"Il problema è stato duplice perché abbiamo perso anche la solidità difensiva che avevamo. Qualcosa di meglio lo stiamo anche facendo. Stiamo creando poco in relazione alla mole di gioco che facciamo. la sensazione è che abbiamo un po' smesso di attaccare gli spazi e la porta. Stiamo parlando per cercare di risolvere la situazione, ma il problema è stato duplice. Anche l'aspetto mentale, perché tra l'1-0 e l'1-1 abbiamo lasciato il gioco agli avversari e questo non mi è piaciuto. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio con delle palle gol per vincere la partita, ma dobbiamo fare meglio per vincere le partite.
Per i nuovi, stanno apprendendo. Per i ragazzi che ci sono da tempo è difficile da spiegare. A livello di applicazione i ragazzi ci sono anche, altrimenti non è che puoi giocare discretamente e poi finisce. E' qualcosa di diverso che ci sta bloccando, poi quando si guardano i filmati tra di noi ci rendiamo conto che non attacchiamo la profondità Oggi Ciro l'ha attaccata anche.
Sono preoccupato, il livello ci può essere. Ci devono essere delle consapevolezze. Entri in un ciclo in cui le prestazioni sono così e così. Bisogna esserci una crescita, perché se si va in ansia ogni volta che si pareggia è un problema. Farsi prendere da queste ansie e drammi ogni volta che si pareggia è la peggior strada che si possa prendere. Se passiamo indenni i 15-20 minuti di sofferenza in occasioni è importante. Se si ritrovano questi elementi tutto si risolverà in modo naturale. Non sono preoccupato, ma attento a capire perché ci siamo involuti.
Secondo me la Lazio è meno ordinata dello scorso anno, c'era più ordine la passata stagione e questo ci garantiva di più a livello difensivo. Altrimenti facciamo fatica. Nel secondo tempo non abbiamo avuto la forza di alzare la linea difensiva, l'ordine dello scorso anno non lo vedo. Ci può essere un aspetto mentale come ci può essere un discorso tattico in base agli avversari che cercano di fare la partita e cercano lo spazio a disposizione.
Il problema tattico esiste nei nuovi, si è visto nel primo tempo che non sono ancora coinvolti. Il problema tattico esiste. Dall'altro punto di vista è difficile comprendere l'evoluzione a meno che la squadra lo scorso anno non abbia fatto il 105% delle possibilità.
Quando ci sono periodi in cui non vengono fuori le vittorie l'entusiasmo cala. Non ho la sensazione che la squadra si sia spenta, è difficile spiegare certe cose, ma martedì non ho visto una squadra morta. Nemmeno oggi, ne ho vista una sbagliata. Non ho questa impressione.
Milinkovic? Attaccava l'area non gli spazi. Spero sia una condizione momentanea la nostra, se penso alle nostre migliori partite si creavano degli spazi e si andava in profondità, secondo palo e altre cose che avevamo acquisito e ora abbiamo perso. Penso sia una condizione momentanea.
C'è un discorso da fare di distanze, sono situazioni in cui se sbagliano i difensori si creano degli spazi. Era difficile arrivare sui quinti e a creare passaggi dentro. Loro erano sempre in mezzo. Ho visto la passibilità di avere il controllo della gara dopo il gol. Si parla di una partita dopo la Champions, che è difficile per tutti".