L'allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match della propria squadra contro la Lazio di Maurizio Sarri, vinto proprio dai biancocelesti per 0-2. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate dal sito Gianlucadimarzio.com:

"A fine primo tempo bisognava ricostruire autostima, c'erano tante teste giù. La Lazio ha fatto una partita da 8, noi da 4,5 con errori da 3. Il risultato è più che meritato. Siamo stati poco coraggiosi, e fortunatamente il primo tempo è finito... Ci sono stati errori su errori. Poi il secondo tempo è stata un'altra partita, anche in conseguenza del primo.

Tressoldi? Se avessi pensato solo alla partita di oggi l'avrei tolto, ma lo dobbiamo accompagnare e supportare. Ha già fatto un po' di questi errori, deve migliorare perché se non si aiuta diventa difficile aiutarlo. Ma si allena bene, è anche cresciuto. Abbiamo aspettato la fine del primo tempo per cambiarlo perché se l'avessimo sostituito prima non l'avrebbe capito.

Deluso dal reparto offensivo? Lo sono da tutti... Onestamente citare un giocatore in particolare non avrebbe senso. Le sostituzioni sono state fatte per mettere freschezza mentale nel secondo tempo, c'era stata poca qualità con la palla in tutte le zone del campo. Mi aspettavo di più da tutti, come atteggiamento e personalità. Noi ci siamo abbassati, e la Lazio non perdona.

Ambiente? La cosa strana è che sono arrivato dopo due anni di Covid, gli stessi giocatori non erano più abituati a uno stadio in cui i tuoi tifosi sono in minoranza anche in casa. Questa realtà aiuta tutti i ragazzi, perché ti supporta di più. Al tempo stesso ti spinge meno, c'è meno pressione. Pochi giocatori facevano le cose provate".

É poi intervenuto ai microfoni di DAZN: "Primo tempo è difficile pensare di fare peggio, abbiamo fatto tutto quello che non dovevamo fare. Nella nostra prestazione ci sono stati errori importanti. Ci sono meriti della Lazio e demeriti nostri. Nell'errore ci siamo un po' afflosciati, l'errore ha chiamato un altro errore. Non ce la possiamo gicoare fisicamente o in velocità contro la Lazio, ci è mancato coraggio. Siamo stati poco bravi tecnicamente, dovevamo avere coraggio di giocare. Sinceramente, a fine primo tempo erano tutti affranti. C'è chi era deluso, chi era abbattuto per aver compromesso il risultato nel primo tempo. Ceracavano di supportarsi, alcuni non si capacitavano della prestazione. È difficile essere pericolosi contro una squadra di questo livello. Loro si sono abbassati e noi abbiamo fatto meglio nel secondo tempo. Siamo stati comunque poco pericolosi anche avendo di più la palla. Io speravo nella giocata di un singolo per riaccendere la partita. Oggi era una giornata no, e l'ho capito anche dopo l'episodio dell'espulsione. Mi hanno detto che Provedel era fuori di tanto con il corpo ma con le mani dentro, era una giornata no. Ha fatto di tutto per prenderla fuori ma si è ritrovato dentro con le mani. Se non partecipano tutti nella manovra ti ritrovi a difendere male e ad attaccate male. Avevamo preparato la fase difensiva dove in due si dovevano ritrovare in zone più alte per giocare più alti e andare a far male. Oggi il centrocampo era tutto nuovo e non è semplice quando cambi tanto, devi sperare nella vittoria per aumentare consapevolezza. Se perdi dei pezzi ti rallenti, com'è stato per Matheus Henrique. L'ingraggio può rallentare, ma noi dobbiamo avere la qualità e l'umiltà per uscire da queste situazioni".
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