Era il 12 aprile 2018, era la Lazio di Simone Inzaghi. Una stagione, quella 2017-2018, in cui i biancocelesti provarono fino all’ultimo a giocarsi le proprie carte su tre fronti, per un percorso iniziato con la Supercoppa conquistata in estate contro la Juventus di Allegri. L’assalto ad un posto in Champions League, negato dal crudele finale di Lazio-Inter, provocato da un’orda di ingiustizie arbitrali che condannarono Immobile e compagni all’Europa League. Un esito beffardo anche quello maturato al termine della semifinale di Coppa Italia, che vide i biancocelesti eliminati dal Milan al termine dei calci di rigore. Non fece eccezione il cammino in Europa League, nella notte del 12 aprile 2018, quando l’incantesimo europeo si interruppe, in uno dei momenti più complicati da spiegare degli ultimi anni. 

Un girone passato agevolmente, tra Vitesse, Zulte Waregem e Vitesse. Una Lazio trascinata dalle reti di Immobile e dalle invenzioni di Milinkovic-Savic e Luis Alberto, con De Vrij e Lucas Leiva padroni di difesa e centrocampo. I biancocelesti passano il girone, conquistando il primo posto a quota 13 punti, per poi proseguire il proprio cammino fra FCSB e Dinamo Kiev. 

Eliminate FCSB e Dinamo Kiev 

Sconfitta in Romania per 1-0, decide Gnohère. All’Olimpico la rimonta, indirizzata nel primo tempo grazie alla doppietta di Immobile e alla rete di Bastos: finisce 5-1 in favore dei biancocelesti, che agli ottavi trovano la Dinamo Kiev. All’Olimpico l’andata termina 2-2, in un secondo tempo in cui non bastano le reti di Immobile e Felipe Anderson. In trasferta gli uomini di Inzaghi si regalano la qualificazione, sbloccando il parziale nel primo tempo grazie al gol di De Vrij, con Leiva a raddoppiare nella ripresa.

La notte di Salisburgo

La Lazio vede la semifinale, ha davanti il Salisburgo e all’Olimpico lo batte per 4-2, per ritrovarsi poi in Austria in una serata che ancora oggi è difficile spiegare. Il primo tempo non riserva particolari emozioni, e le due reti di vantaggio sembrano essere un macigno troppo grande da ribaltare per Berisha e compagni. A stappare il match è la rete di Immobile, che solo sulla carta fa ipotecare la semifinale, con il gol in trasferta decisivo per il passaggio finale. Bastano venti minuti folli a spegnere i sogni biancocelesti: Dabbur, Haidara, Hwang e Lainer. Quattro gol cancellano l’ipotetica semifinale, la Lazio non reagisce, l’Europa League termina a Salisburgo: sono passati quasi sette anni da quella notte, e a partire da questa sera, la Lazio torna a giocarsi un quarto di finale di Europa League, stavolta contro il Bodø/Glimt.

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