Ha inizio la conferenza stampa di presentazione di Ivan Provedel, portiere ex Spezia che si unisce ai colori biancocelesti.

A prendere parole per primo è il Ds Igli Tare:

"Siamo qui a presentare la trattativa più lunga nell'era Lotito, ma finalmente è andata a buon fine. Ci sono state tante problematiche che hanno rallentato il suo arrivo. Ma siamo contanti di presentarlo qui, il nostro allenatore l'ha voluto fortemente. Può dare il suo apporto a questa squadra, la sua esperienza nel calcio italiano avrà un ruolo importante, insieme a Maximiano avranno la possibilità di dimostrare il loro valore".

La parola passa poi a Provedel:

Momento giusto per arrivare alla Lazio?

"Ringrazio il direttore e la società per aver portato a termine questa trattativa. Non c'è un'età giusta, io ho fatto tanta gavetta, colpa anche di un infortunio. Per me è una grandissima occasione, penso solo di fare al massimo per migliorare. Spero di dare un contributo alla squadra per gli obiettivi da raggiungere".

Da attaccante a portiere, come è nata la vocazione? Come stai fisicamente?

"Io ho sempre voluto fare il portiere, ma il mio percorso è stato diverso. Ho sempre avuto il sogno di fare il portiere a un certo livello, poi ho avuto questo percorso e al bivio ho deciso di fare il portiere e da lì ho iniziato. Mi allenavo a quel punto ogni giorno pensando di migliorarmi per farmi trovare pronto, io ci speravo fin dal primo giorno, sono un professionista al massimo, volevo entrare in condizione il prima possibile."

I racconti su Yashin? A quali portieri ti ispiri?

"Ci sono questi racconti, abitando vicino a Yashin, ti fanno fantasticare. Io nel 2000 ho visto gli Europei con Toldo mi sono innamorato di questo ruolo. Marchetti l'ho seguito molto, è stato un portiere che mi ha ispirato molto".

Dalla Juve Stabia alla Lazio, te lo aspettavi?

"Ho sempre sognato di giocare ad alti livelli, cerco di non crearmi aspettative. Se ero lì mi hanno dato la possibilità di stare bene dopo un brutto infortunio. Io sono qui ma non ho ancora fatto niente".

Concorrenza con Maximiano?

"Il mister pretende qualità, il mio unico pensiero è imparare quello che vuole il mister e integrarmi con i compagni. Io non ho altri pensieri se non quello della prossima partita".

Ti sei sentito sottovalutato? E sulla stima di Sarri?

"Fa piacere sentire quello che mi dici ma non faccio caso alle statistiche. Io so che questo è un mondo che viaggia velocissimo, un momento fai bene e sei titolare, subito dopo un errore il giudizio cambia. Cerco di interpretare il ruolo nel miglior modo possibile. Mi fa piacere che il mio nome sia affiancato all'apprezzamento del mister."

Gol in Serie B...

"Spero che non serva rifarlo perché in quella occasione stavamo perdendo..."

Che emozioni ti aspetti di vivere all'Olimpico?

"Da avversario mi ha dato tanta emozione, andrà ancora meglio vivendolo da portiere della Lazio con i tifosi".

 
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