Lazio, Fabiani replica all'agente di Sardo: "È finito il tempo delle figuracce, nessuno detta legge a Formello"
Il Direttore Sportivo biancoceleste risponde all'agente del giovane Jacopo Sardo
Dopo le dichiarazioni rilasciate dall'agente di Jacopo Sardo, Clemente Severati, riguardo al trasferimento dell'ex calciatore della Lazio, il direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani ha risposto in un'intervista a Lazio Style Channel.
Di seguito le sue parole:
"Ha detto una serie di stupidaggini offensive che dimostrano un’ostilità nei confronti della Lazio. Vorrei ricordare a Severati che da prima si è messo in società con un noto procuratore il quale pensava potesse avere un’ascendente su di me per svincolare il giocatore. Siccome io sto al servizio della Lazio questo non è avvenuto e aggiungo che già durante l’anno il giocatore è stato offerto prima alla Fiorentina, poi alla Roma e al Milan".
"Non ho capito per quale motivo un ragazzo cresciuto all’interno del settore giovanile della Lazio dovremmo darlo a nostri competitor. Noi se cresciamo un giocatore vogliamo portarlo avanti e capire se è un giocatore da prima squadra o meno. La cosa più singolare è: "Perchè se la Lazio non ha progetti con i giocatori mi porporine egli stesso alla presenza del responsabile del settore giovanile di prendere il fratello di Sardo dall’Ostia Mare?" Se la gente ancora non l’ha capito io difendo la società Lazio e questi signori devono portare rispetto.Auguro al ragazzo le migliori fortune nel mondo del calcio ma oggi la Lazio funziona così, oggi la Lazio deve essere un punto di partenza non di transito. Poi se vogliono andare da altre parti facciano pure ma io non espongo la società a figuracce, è finito quel tempo".
"Se c’è qualcosa da chiarire faccia in contraddittorio con me, anche pubblico, è troppo comodo narrare delle verità inesistenti. La Lazio deve essere competitiva con tutte le altre società e se ha un giocatore importante che non vuole dare alle avversarie non lo dà. Milani è stato premiato con un contratto di tre anni, così come altri ragazzi per bene insieme a chi li assiste. Non tollero che ci possa essere qualcuno che entra a Formello e vuole dettare le condizioni, le condizioni le detta la Lazio. Quando “trafficavano” con le altre società la Lazio ne era all’oscuro, poi grazie ai buoni rapporti che intrattengo con molte società sono venuto a sapere che lo proponevano. A Sardo avremmo fatto un contratto come fatto a Milani e Ruggeri, non giocassero con la Lazio".