Il Messaggero | Lazio, Sarri striglia la squadra e valuta l'ipotesi ritiro
Non mancava affatto quella sensazione di delusione a Sarri. Eppure contro la Salernitana riecco quel boccone amaro che il Comandante fa fatica a mandare giù. L’ultima volta era stata contro il Midtjylland. In quel caso era arrivato addirittura un aut aut pubblico: «C’è un germe nello spogliatoio. Se sono io sono pronto a farmi da parte, ma se è un calciatore va ceduto al più presto». Stavolta invece l’allenatore della Lazio ha preferito lavorare sulla testa dei suoi calciatori: «Abbiamo fatto una figura di me***. Ho rivisto presunzione e ci è sfuggita di mano la partita», ha detto ai suoi nello spogliatoio. Al di là della svista di Manganiello, a non convincere il Comandante è stata la reazione troppo nervosa e ora sarà determinante ripartire subito col piglio giusto: «Adesso bagno di umiltà. Vediamo le vostre doti morali contro Feyenoord e Roma». Dritto al punto Sarri in privato con la sua squadra, ma se le sue parole saranno servite come stimolo si riuscirà a capire solamente giovedì, quando la Lazio tornerà ufficialmente in campo in una settimana decisiva per le mire stagionali. Contro il Feyenoord ci sarà in ballo il passaggio del girone di Europa League, mentre domenica toccherà al derby. Una volta stuzzicati i suoi, adesso Sarri dovrà riportarli con la testa sul campo, soprattutto dopo le polemiche per l’ammonizione di Manganiello a Milinkovic. Tante le proteste al triplice fischio, proseguite poi nel tunnel degli spogliatoi con Tare che spera di evitare il deferimento per l’eccessiva veemenza assunta nei confronti della terna arbitrale assieme ad alcuni calciatori. Basta chiacchiere, l’imperativo sarà solo uno: vietato portarsi dietro gli strascichi di domenica. Anche per questo il Comandante sta valutando se tenere la squadra in ritiro a Formello dopo il ritorno da Rotterdam, previsto direttamente per venerdì pomeriggio.
NO COMMENT - Tra le voci post Salernitana è mancata quella di Claudio Lotito, che all’indomani del ko contro la sua ex squadra ha preferito non esprimersi. «Lasciamo perdere, parliamo d’altro» il commento del patron dopo il Consiglio Federale, prima di intrattenersi in un faccia a faccia con il numero uno dell’Aia, Alfredo Trentalange. All’Olimpico il presidente era stato frenato per evitare ulteriori disguidi, ma il fastidio per i torti subiti resta vivo. Meglio concentrarsi su altro, così il patron, coadiuvato da Immobile, continua a spingere per il ritiro dal 12 al 23 dicembre in Argentina, anche se Sarri resta fermo sul suo pensiero preferendo la Spagna o il Portogallo. Oggi alle 15 il Comandante, ancora infastidito dalla prestazione di Luis Alberto, ritroverà la squadra a Formello nella speranza di avere di nuovo a disposizione Patric. Lo spagnolo le prossime due settimane dovrà stringere i denti per le infiammazioni alle due ginocchia assicurando le rotazioni in difesa. Tutta una tirata fino alla Juve. Dopodiché ci sarà un’altra settimana di lavoro e poi le ferie dal 20 al 30 novembre con ritrovo il 1° dicembre. Primavera: nonostante la crisi resta intatta la fiducia a Sanderra, con la società che ne smentisce le dimissioni. Il Messaggero/Valerio Marcangeli