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Il ritiro della Lazio si è concluso da poco tempo, ma si è aperta una vera e propria bufera mediatica sulla prosecuzione della società biancoceleste all'ombra delle Tre Cime di Lavaredo dopo il botta e risposta tra il sindaco di Auronzo, Vecellio Galeno, e Gianni Lacchè, presidente della Media Sport Event Group, l’ente responsabile dell’organizzazione del ritiro. 

Per parlare della vicenda che tiene banco ormai da settimane è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Paolo Pais De Libera, Presidente del Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti di Auronzo

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Qual è la vostra posizione in merito alle parole del sindaco sulla non volontà di proseguire con il ritiro della Lazio ad Auronzo?

Innanzitutto c'è da chiarire il fatto che la non-volontà non dipende dal sindaco, ma dal fatto che siano state disattese le richieste dello scorso anno. Con il sindaco e con i suoi assessori ci vediamo e sapevamo benissimo che l'amministrazione aveva fatto delle richieste chiarissime: riduzione dei costi e minor impegno per gli uffici, purtroppo nessuna delle due condizioni è stata rispettata e quindi capisco la difficoltà. Sarei stupido a dire che il Consorzio Turistico non vuole la Lazio, è sotto gli occhi di tutti il movimento  ed il beneficio che porta, sono nate anche tante amicizie al di fuori del ritiro calcistico, sicuramente per noi i laziali saranno sempre i benvenuti questo è fuori da ogni discussione però poi ci sono ragionamenti che non spettano a noi.

Le motivazioni della rottura quindi non sono con la Lazio stessa, ma con la società che gestisce il ritiro?

Il sindaco ha fatto un'intervista post-ritiro in cui ha spiegato chiaramente come stanno le cose, inoltre si sono superati anche i toni della conversazione civile con queste persone, diventa oltre modo difficile proseguire in queste condizioni, credo non ci sia nessuna voglia di non rinnovare con la Lazio però ci deve essere la buona volontà da parte di tutti e soprattutto l'educazione perché quando poi si alzano i toni diventa difficile ragionare soprattutto se si alzano da una parte sola senza motivo. Io sto parlando da terza persona, ma conosco la situazione perché nei primi anni il rapporto diretto per la gestione del ritiro la abbiamo avuta noi e anche noi avevamo le stesse problematiche, che probabilmente si sono acuite. In più c'è stata l'evidente difficoltà e l'incertezza legata alla disponibilità dell'albergo che ha innervosito un po' tutti, dopo 17 anni le persone si conoscono e credo si potesse ragionare ad un tavolo senza arrivare allo scontro. Le cose poi vengono riportate male e ci vanno di mezzo un po' tutti. Si potrebbe parlare di gemellaggio tra Auronzo e la Lazio perché 17 anni non si dimenticano e secondo me passato lo sfogo iniziale se ci sono le condizioni perché non proseguire? Da parte del Consorzio c'è tutta la disponibilità ma i soldi non ce li mettiamo noi. Inoltre ho un albergo vicino al campo sportivo e vedo l'impegno che porta un ritiro di calcio quindi ben venga fosse per me firmerei per altri 30 anni ad occhi chiusi, ma capisco anche le difficoltà di un'amministrazione comunale i cui bilanci cominciano ad avere qualche problema, negli anni le cifre investite per il ritiro sono state tante e tolte ad altri lavori, non è il mio mestiere fare il politico e non lo sarà mai, però sono cittadino di Auronzo e sono uno di quelli che dice c'è anche qualcos'altro. Il sindaco ha lasciato la porta aperta al ritiro, ma non con le stesse persone con cui ha ragionato finora.

Le motivazioni principali della rottura sono dunque le spese elevate da parte del comune e il deteriorarsi dei rapporti con la società che gestisce il ritiro?

Si esatto, ma da parte nostra, da parte interessata per via indiretta, siamo più che favorevoli alla prosecuzione del rapporto, lasciamo calmare le acque. La buona volontà ci deve essere da ambo le parti per trovare un accordo, c'è un anno di tempo davanti e vediamo. A me per primo dispiacerebbe non ritrovare clienti dal primo anno che è venuta la Lazio visto che ho anche un albergo.

A tal proposito, senza la Lazio in ritiro in quel periodo, il turismo sarebbe lo stesso? Ci sarebbero dei problemi?

Molti soggettivamente dicono che senza la Lazio non viene poi nessuno, ma non esagererei. Facendo un ragionamento più ampio la Lazio è senza dubbio uno dei tasselli che porta ad avere 300.000 presenze annue per il sistema turistico di Auronzo. La differenza grossa è il fatto che il laziale a differenza del turista abituale si ferma in paese tutto il giorno e dunque il paese sembra pieno, in più il turista laziale esce anche la sera a differenza del turista abituale che dopo un giorno di escursione preferisce rimanere a casa o in albergo. Un'altra cosa che fa la differenza è che il ritiro riempie anche i paesi limitrofi e poi confluiscono tutti qua, mentre il turista che va nei paesi limitrofi nelle altre settimane qua viene a fare il giro del lago non venendo in paese. Il paese non si svuota senza la Lazio, perché se la Lazio fa 20/25.000 presenze le altre 275.000 da qualche parte dovranno pur saltar fuori e quindi è un discorso generale. La Lazio porta un turismo che lo definirei “viaggio di piacere” completamente diverso dal turismo che c'è negli altri periodi e anche le dinamiche sono diverse. È ovvio che per gli esercizio commerciali avere il paese pieno per 15 giorni rispetto a quelli che arrivano solo per pernottare cambia, ma a livello di pernottamenti alberghieri non cambierebbe invece molto. 

A questo punto le chiedo come può concludersi la vicenda per superare questa fase di stallo

Purtroppo il sindaco forse stressato anche da questa serie di eventi ha parlato a botta calda e si è lasciato andare anche dallo stress. Bisogna lasciar passare l'estate, ricominciare verificando innanzitutto la disponibilità dell'Hotel perché tutto passa da lì: serve dire la verità ad Auronzo non c'è altro hotel in grado di ospitare il ritiro della Lazio ad Auronzo e questo è sempre stato il tema del ritiro, senza l'Hotel Auronzo non si può neanche discutere di un ritiro della Lazio. A fine stagione con calma bisogna capire la disponibilità dell'hotel con la nuova proprietà che è di Cortina e potrebbe dunque voler fare dei lavori in vista delle Olimpiadi e potrebbe anche non aprire per quel che ne so io. Una volta capita la disponibilità dell'hotel serve capire se c'è la disponibilità di riaprire i ragionamenti visti gli animi agitati delle settimane scorse.

 

 

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