Tra i sorrisi derivati dalla quarta vittoria consecutiva e dalla zona Champions sempre più vicina, Maurizio Sarri torna sulle condizioni dell'Olimpico e sulla Supercoppa in Arabia.

"C'era il rischio di arrivare dopo il derby scarichi dal punto di vista delle energie mentali e fisiche. Per un tempo l'abbiamo pagata, molto meglio nella ripresa. Sarebbe stato difficile anche giocarla alle 21, ma giocare alle 12.30 dopo il derby di mercoledì è stata un'imboscata. Un orario discutibile..."

TERRENO - "E' ingiocabile, non ci si può giocare a calcio. Il campo dell'Olimpico è dipinto perché manca l'erba in molti punti. Tutte le squadre in una valutazione da uno a cinque del terreno danno zero. E' un capo da amatori, manco da dilettanti. Il pallone diventa un'entità viva che va per fatti suoi. E' preoccupante. Non mettere soldi per tenere il campo in condizioni perfette è incredibile..."

SUPERCOPPA - "E' tutto fuorché sport. Tipo: prendi i soldi e scappa. Così prendiamo tutto ciò che si può in modo miope. La Supercoppa come parentesi di un campionato che ha bisogno di soldi e li cerca nelle maniere meno opportune. Andiamo a elemosinare in giro per il mondo. Sono trofei che servono più agli allenatori per dire che hanno vinto qualcosa più che alla società. Io voglio vincere quelli che servono anche alla società. Comunque andremo a giocarcela. Abbiamo il turno più difficile contro l'Inter, che in questo periodo è roba seria..."

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