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Dopo l’addio di mister Pioli alla fine della scorsa stagione, quest’estate è stato scelto per il Milan l’allenatore portoghese Paolo Fonseca. Complice forse il cambio di allenatore e l’addio di riferimenti in spogliatoio (come il francese Giroud) il Milan ha iniziato il campionato in modo non del tutto convincente, con prestazioni al di sotto delle capacità della rosa e delle aspettative. 

Fonseca in discussione 

Dopo la prima di campionato pareggiata con il Torino, la seconda persa contro il Parma e la terza pareggiata con la Lazio, già il nome del mister portoghese aveva iniziato a vacillare e non convincere pienamente la dirigenza rossonera, spinta a cercare nuovi nomi per la panchina. Dopo la conseguente vittoria contro il Lecce (3-0 per i rossoneri) e nel derby (2-1 contro l’Inter), la squadra è sembrata più compatta e determinata nel seguire il nuovo mister. L’ultima sconfitta al Franchi contro la Fiorentina (2-1), però, ha rimesso in luce tutti i dubbi e le lacune della panchina rossonera, confermate anche dallo scarso rendimento ottenuto finora in Champions League (per ora solo sconfitte: 3-1 contro il Liverpool a Milano e 1-0 contro in casa del Leverkusen). Proprio per questo motivo, il nome di Fonseca torna a non essere più una certezza, il Milan valuterà le prossime partite e si tiene pronto a sostituire il tecnico portoghese, in caso proseguissero risultati non pienamente soddisfacenti.

Un nome probabile

Come sottolineato da molti esperti di calciomercato, fra cui Ilario Di Giovanbattista, il Milan avrebbe bloccato Maurizio Sarri, ex tecnico biancoceleste dal 2021 al 2024. Il derby avrebbe salvato la panchina di Fonseca, ma la sconfitta di Firenze avrebbe rimesso tutto in discussione. La dirigenza rossonera ha individuato nel tecnico toscano il papabile sostituto per riprendere una squadra apparentemente disorganizzata e, a tratti, svogliata sul campo. Oltretutto, il passato di Sarri non lascia dubbi: la promozione ottenuta con l’Empoli; il grande campionato con il Napoli; la vittoria dell’Europa League con il Chelsea (tra l’altro, con il calciatore biancoceleste Pedro); lo scudetto con la Juventus; il secondo posto con la Lazio, denotano un profilo esperto e convincente (tra l’altro, l’ex Lazio conosce già alcuni calciatori rossoneri, allenati ai tempi dei Blues, come Morata e Loftus-Cheek). 

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