Pierpaolo Manservisi: "Immobile e Chinaglia due giocatori diversi, ma abituati sempre ad andare in gol"
Nel giorno del suo 78esimo compleanno, ai microfoni di Lazio Style Channel, è intervenuto Pierpaolo Manservisi, storico calciatore biancoceleste protagonista dello Scudetto della Lazio nel 1973/1974. Ecco le sue parole in ricordo di quell'indimenticabile periodo, con la vittoria del primo Tricolore biancoceleste: "Nello spogliatoio del 74’ succedeva di tutto (ride n.d.r.), mentre con la Lazio vinsi anche la Coppa delle Alpi con Lovati in panchina. Ho conquistato il Torneo De Martino, uno step ulteriore rispetto al campionato Primavera che già esisteva. Era un torneo dedicato agli Under 23 nel quale erano presenti anche alcuni fuoriquota. Nella stagione 1972-73 non riuscimmo a conquistare lo Scudetto all’ultima giornata, mentre la Juventus superò la Roma e conquistò il Tricolore.
D’Amico era un giocatore leggermente diverso da me perché io occupavo anche il ruolo di terzino, coprivo anche la posizione di Martini. Nel 74’ in difesa giocavamo con due centrali e con i terzini che si staccavano. Frustalupi credo che abbia compiuto qualcosa di straordinario. Io avevo con Wilson e con tutti un buon rapporto".
Infine, Manservisi si è espresso anche su due grandi bomber della storia biancoceleste, ovvero Giorgio Chinaglia e Ciro Immobile: "Immobile e Chinaglia due giocatori diversi, la squadra doveva giocare sempre per lui. Immobile è bravissimo, fa sempre gol. Ai miei tempi gli esterni, a differenza di oggi, puntavano maggiormente l’uomo".