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Verso Mila-Lazio, la conferenza di Conceição

A due giorni dalla pesante sconfitta subita contro il Bologna di Vincenzo Italiano e dal conseguente sfogo post-partita, Sergio Conceição torna a parlare ai microfoni per analizzare il momento della sua squadra e presentare la sfida contro la Lazio.  

Dopo il ko per 2-1 nel recupero della 9ª giornata, che ha fatto scivolare la squadra fino all’ottava posizione tra le polemiche, i rossoneri si preparano ora ad affrontare in casa la Lazio di Marco Baroni, attualmente quinta in classifica in Serie A.  

I biancocelesti, dal canto loro, fanno ritorno a San Siro a soli tre giorni di distanza dall'eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’Inter di Simone Inzaghi. Il match tra Milan e Lazio è in programma domenica 2 marzo alle 20:45.

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Quetse le sue parole:

Come ci si rialza? Vincendo, è quello che vogliamo. Sappiamo qual è il momento e cosa è accaduto, per errori nostri o di qualcuno che non possiamo controllare. Non possiamo aggrapparci alla sfortuna, dobbiamo lavorare su ciò che possiamo controllare e portare risultati.

Il mio lavoro è controllare il lavoro sul campo e lo spogliatoio. Possiamo anche svalorizzare quello che è stato fatto, per me è importante il titolo della Supercoppa. Noi siamo anche una delle squadre ancora in corsa per la Coppa Italia. Dobbiamo migliorare ed essere diversi a livello tecnico, a livello fisico e di testa. La mentalità deve essere al 1000% in tutti i sensi, dal primo all’ultimo secondo del match. Questi cicli difficili passano con il lavoro.

Sono abituato a vincere, nella mia vita personale e in quella professionale. Ho vinto come calciatore e come allenatore. Ho studiato molto per arrivare in Italia dopo 13 anni, dove volevo essere. Sono altri tempi rispetto ai tempi in cui il Milan aveva la Champions come obiettivo chiaro.

I giocatori hanno la stessa fame dei tifosi? Ognuno ha il suo carattere. Anche chi non parla tanto e non lo trasmette ha voglia di vincere. Tutti ce l’abbiamo, se no siamo masochisti. Da questo finale di stagione ho chiesto ai ragazzi di lavorare bene, di capire cosa facciamo e cosa chiediamo in allenamento per portarlo poi in partita. Adesso voglio pensare alla Lazio, noi cerchiamo di dare il massimo ogni giorno senza pensare al futuro.

Carattere della squadra? Io ho visto cose positive a Bologna e anche a inizio ripresa. Il gol che abbiamo preso non esiste, c’è un fallo ma è un errore che non possiamo controllare. Dopo non siamo stati all’altezza. In questo ambiente abbiamo bisogno di più leggerezza.

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