L'arrivo del nuovo allenatore  serve a stravolgere le gerarchie e ripartire da zero. Non dipende tanto dai moduli e dai numeri, ma dalle qualità dei singoli. Questo discorso è amplificato specialmente per i centrocampisti che, per il tecnico, devono “giocare bene avanti e dietro, costruire, intercettare con qualità e intelligenza tattica.” I primi nomi che vengono in mente sono quelli di Luis Alberto e Guendouzi: diversi, ma indispensabili per il calcio di Tudor.

Il tecnico considera lo spagnolo una sorta di jolly in campo, un giocatore in grado di adattarsi a diverse posizioni e moduli. L'importante è che giochi poiché le sue caratteristiche sono un valore aggiunto alla squadra. Tudor ha detto di preferire un calcio offensivo e in tal senso si può dire che il numero 10 abbia raggiunto la maturità calcistica.

Guendouzi è tornato in Nazionale e ciò conferma la stagione di alto livello che sta disputando a Roma. E' un giocatore apprezzato da Tudor e vuole giocare tutte le partite. Ai tempi del Marsiglia tra i due era volata qualche parola di troppo, ma perché sono fatti della stessa pasta. 

Nel frattempo ieri Lotito è tornato a parlare della scelta dell'allenatore, ritenendola giusta dal punto di vista caratteriale, professionale e tecnico-tattica. Oggi Tudor ritroverà la squadra a Formello dopo il giorno di riposo concesso ieri.

Il Tempo

 

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