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Intervenuto in conferenza stampa alla viglia di Italia-Belgio, valida per la Nations League, il ct della Nazionale Luciano Spalletti ha presentato la sfida di domani che si terrà allo Stadio Olimpico di Roma, davanti a circa 40.000 spettatori attesi. Uno dei temi principali di discussione e polemica riguarda la mancata convocazione dei giocatori della Lazio, Mattia Zaccagni e Nicolò Rovella, entrambi in grande forma in questo avvio di stagione. In particolare, il centrocampista con il numero 6 sta dimostrando una crescita costante sotto la guida di Marco Baroni, migliorando di partita in partita. Spalletti ha voluto chiarire pubblicamente la sua decisione di non includere i due biancocelesti nella lista dei convocati per le gare contro Belgio e Israele, motivando la sua scelta. Queste le dichiarazioni del ct Spalletti:

Rovella
Rovella - Fraioli

Su Zaccagni e Rovella:

Noi non sacrifichiamo nessuno, non vogliamo uccidere nessuno. Già preferire è un'altra cosa. Zaccagni mi ha chiesto lui di rimanere a casa perché ha un problema da mettere apposto. Per quanto riguarda Rovella ce ne sono altri due che sono giovani come lui e ci hanno fatto vedere di star bene in campo, abbiamo preferito loro. Se convoco Rovella mi chiedete perché non ho convocato gli altri che avevano fatto bene, hanno le stesse qualità, sono giovani con un futuro importante e che hanno ancora da far vedere tutto il loro bagaglio. Rovella era tra i pre-convocati, lo potevo portare dentro e rifare come l'altra volta, tenere fuori alcuni giocatori durante l'allenamento. Se porto due giocatori in più metto il dubbio a sei giocatori di entrare in convocazione

Sul Belgio:

Non ci saranno giocatori forti, ma stanno lavorando in previsione futura un po' come noi e possono essere ancora più forti. Hanno questa velocità difficile da dover gestire a campo aperto, sono devastanti anche negli uno contro uno. Sugli esterni hanno calciatori bravi a dribblare, sono fra quelli che dribblano di più in tutta Europa. Hanno qualità in tutte le parti del campo, giocatori che sono nelle migliori squadre europee. Il Ranking FIFA dice che loro sono in sesta posizione e noi in decima

Sul mondiale:

Il mio obbligo assoluto morale è quello di fare benissimo ogni qual volta sono a Coverciano per pensare a come dare seguito a quello che stiamo vedendo adesso. Sentiamo come un obbligo giocare il mondiale, è la coppa che ha determinato la nostra storia e che ha fatto felice moltissime persone. Partecipare per noi è veramente importante, ma non deve diventare un'ossessione o una pressione. Con questo gruppo dobbiamo fare delle esperienze, ma siamo sulla buona strada

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