Mancano poche ore all'esordio stagionale in territorio europeo della Lazio; Baroni è pronto ad una mini-rivoluzione per la sua prima panchina in una notte europea e i biancocelesti vogliono senza dubbio partire bene anche per mettersi alle spalle le scorie di Firenze.

Per parlare dell'inizio di campionato avuto dalla Lazio, della sfida di stasera e di quello che potrebbe essere il cammino europeo della Prima Squadra della Capitale è intervenuto sulle frequenze di Radio Laziale il giornalista e telecronista per SKY, Stefano Borghi.

Il nuovo format delle coppe europee

Il nuovo format mi piace tanto, una cosa innovativa che nel percorso ci porterà molte cose divertenti. Con questo formato ogni partita e ogni momento può essere quello decisivo”.

La sfida alla Dinamo e il cammino in Europa

La Dinamo Kiev è una squadra da rispettare, lo dice il cammino recente in campionato e nella qualificazioni in Champions dove ha eliminato i Rangers e il Partizan Belgrado, è una squadra da rispettare. Il calcio ucraino è in grande difficoltà, ma sta mantenendo un buon livello. Non è facile il cammino della Lazio in Europa League, il calendario è ostico. I punti sono importanti in ogni passaggio, giocando in casa con il Nizza, con il Porto e con la Real Socidedad, qualche punto in trasferta lo devi strappare. Lo stadio neutro? Trovare una ricetta è difficile, diceva Di Stefano: ‘nella mia arena sono toro, in quella degli altri sono un torazo’".

Baroni

Capisco le scelte di Baroni, la sua variabilità, li sta testando tutti. Mi piace il suo messaggio con una squadra offensiva, baldanzosa, poi è chiaro che bisogna costruire degli equilibri. Penso che lui voglia capire ciò che vogliono dare i componenti della sua rosa. Se la Lazio può arrivare tra le prime otto di Europa League? Non ho ancora la palla di cristallo (ride, ndr). Il roster delle partecipanti ha nomi importanti, per me sarebbe un risultato brillante vederla tra le prime otto. La Lazio è una squadra che è cambiata un anno e mezzo fa, era una Lazio che era guidata da Sarri, di Luis Alberto, di Milinkovic, Immobile, Felipe Anderson. Oggi c’è Baroni, non ci sono più i vecchi giocatori. Quindi darle un’etichetta e valutarne il valore assoluto è impossibile. L’anno scorso Castellanos è stato criticato eccessivamente, Isaksen può crescere ancora tanto, Dia è un giocatore è una mossa intelligente, mi piace l’intuizione di Baroni di metterlo come trequartista. Io penso che Baroni riesca a trovare le chiavi giuste, allora possiamo vedere la Lazio fare una stagione divertente. E’ normale che questa chiave va trovata anche con la qualità dei giocatori. L’allenatore deve trovare gli equilibri, gli allenatori devono seguirlo facendo meno errori possibili. Il percorso è affascinante. Ora arrivato delle sfide toste, si alza l’asticella. Sono molto curioso

Su Dele-Bashiru

Per me vederlo oggi non è un rischio, penso sia una buona occasione. Da quello che ho intuito Baroni ha voglia di lavorare su di lui, di impostarlo come centrocampista centrale puro con verticalità. Ha belle doti offensive, l’anno scorso ha sfiorato la doppia cifra. Bisogna dargli tempo, lavorarci. Io credo che stasera possa essere un’occasione per lui, penso che a volte la prestazione la fa la testa, l’entusiasmo e fare bene oggi può velocizzare il percorso di crescita”.

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