Parolo
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Marco Parolo ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del Como, successivamente ha giocato per alcune stagioni in squadre come il Pistoiese, il Foligno e il Verona. Nel 2009 passa a titolo definitivo nel Cesena, squadra nella quale colleziona 104 presenze ed 11 gol. Il centrocampista passa le stagioni 2012/2013 e 2013/2014 nel Parma per poi diventare, nel 2014, un nuovo membro della squadra biancoceleste. Parolo resta alla Lazio fino al 2021 e riesce a totalizzare 211 presenze e 27 reti mandate a segno. Riguardo il periodo passato alla Lazio con al timone il mister Simone Inzaghi, attuale allenatore dell'Inter, Marco Parolo si è espresso durante un intervista a La Gazzetta dello Sport.

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Marco Parolo a La Gazzetta dello Sport

Inzaghi alza sempre il livello di concentrazione e ricorda chi sei e cosa hai fatto, da dove sei partito e qual è l'obiettivo, ovvero vincere. Enfatizza i punti di forza dell'avversario facendo leva sull'orgoglio. Ha voglia di dimostrare che il campione in carica è lui e vorrà dominare il gioco. Alla Lazio andava dai giocatori chiave e li prendeva sottobraccio. Era solito fare una battutina, stimolarli e tenerli sul pezzo con chiacchiere sul campo, in palestra o nello spogliatoio, ma mai nel suo ufficio. Lo faceva anche solo per un paio di minuti, con il suo modo di fare da amico. Un segnale di estrema fiducia che veniva apprezzato. Una volta mi sostituì al 45' per un'ammonizione, il giorno dopo mi disse che ero stato il migliore in campo. Lo apprezzai. A volte ci faceva promesse e ci dava giorni liberi. 

L'elemento sul quale si concentra Inzaghi

Sulle palle inattive è maniacale. Questione di atteggiamento e strategia. Domani sarà la solita Inter aggressiva e dominatrice. E non credo nel cambio di modulo. Una volta mi adattò esterno contro la Juve pur di stravolgere tutto.

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