L'ex tecnico del Verona Primavera Corrent: "Stravedo per Cancellieri. Sarri? Uno stimolo per noi allenatori più giovani"
Nella serata di ieri è arrivato l'annuncio ufficiale: Matteo Cancellieri passa dall'Hellas Verona alla Lazio. Per parlare dell'esterno classe 2002, ai microfoni di Lazio Style Radio, è intervenuto Nicola Corrent, ex calciatore e tecnico della Primavera dell'Hellas Verona. Queste le sue parole sul neo acquisto biancoceleste: “Cancellieri ha scelto una piazza di altissimo livello, nella quale potrà lavorare con un grande allenatore. Sarri è una persona vera che ho avuto il piacere di conoscere.
Credo che Cancellieri si esprima al meglio sulle corsie laterali, io lo preferisco sulla fascia con il piede invertito per andare al tiro. Io stravedo per lui, è un buon calciatore. Ha fisicità, gambe e semplicità nel calciare. È completo dal punto di vista offensivo, deve migliorare sulla gestione del pallone. In ogni caso, ha delle caratteristiche non semplici da trovare nei giovani. È esploso da gennaio, prima aveva avuto qualche difficoltà nel passaggio tra la Primavera e la prima squadra, ma è stato intelligente sfruttando anche una sensibilità straordinaria. È determinato, ha voglia di arrivare e ce la può fare.
Ho cercato di fargli vedere dei video di Bale, mi piace prendere come punto di riferimento dei grandi calciatori. Vederlo arrivare in prima squadra è un orgoglio, ora deve continuare sfruttando la grande occasione ricevuta. Ricordo la semifinale di Coppa Italia Primavera contro la Lazio, fu una bella partita nella quale Cancellieri fu protagonista”.
Infine, Corrent si è espresso anche sulla prima stagione di mister Sarri sulla panchina della Lazio e di un altro ex Verona passato in biancoceleste, ovvero Mattia Zaccagni: “Sarri lo scorso anno ci ha messo un po’ di tempo per plasmare la squadra, ma credo che ormai sia chiaro ciò che vuole. La Lazio può migliorare ancora, il mister è bravo. Si vedeva già tanti anni fa, è partito dal basso arrivando ai vertici del calcio mondiale. Deve essere da spunto per noi allenatori più giovani. Nelle sue formazioni si vede la sua impronta. Zaccagni è cresciuto in maniera esponenziale, non pensavo arrivasse così in alto. È intelligente, capisce il gioco oltre ad avere qualità fisiche e tecniche adatte al calcio moderno. Le sfide contro la Lazio le ricordo bene, ai biancocelesti siglai l’unico gol in massima serie”.