TMW | Lazio, indietro non si torna: Acerbi e Akpa sul mercato, ma c'è una doppia difficoltà
Niente biglietto, loro non erano previsti sull'aereo che ieri ha portato la Lazio da Fiumicino a Grassau, nell'Alta Baviera, dove fino al weekend ci sarà la seconda parte del ritiro biancoceleste. Qualche esclusione era nell'aria, il tempo stringe e servono fatti concreti: ecco, la non convocazione di Acerbi e Akpa Akpro, che ieri mattina non si sono neanche allenati con il resto del gruppo, è un chiaro segnale. Inequivocabile. Si sapeva che entrambi non rientravano nel progetto di Sarri, ora diventano separati in casa. Il centrale difensivo ha rotto con tutto l'ambiente da tempo e già da questa primavera considerava la sua esperienza a Roma chiusa: dopo il weekend libero è rientrato a Formello, ha parlato con Sarri, con cui il feeling non è mai sbocciato e non salito con l’aereo con la squadra. Il centrocampista ex Salernitana invece non farà parte della rosa della prossima stagione per motivi tecnico-tattici: già superato nelle gerarchie da Kiyine, che ha ben figurato ad Auronzo ma anche lui non è sicuro di rimanere, verrà definitivamente scalzato da Vecino, pronto a firmare da svincolato con la Lazio.
Romagnoli al posto di Acerbi, Vecino per Akpa Akpro. Chiare le mosse della società, che però ora deve vendere i due 'esuberi' che gravano per 3,4 milioni netti sul monte ingaggi. Ecco, proprio i loro stipendi e il valore del cartellino messo a bilancio, sono ostacoli alle rispettive cessioni. Acerbi, 34 anni, guadagna 2,5 milioni fino al 2025 e, per non fare minusvalenza, la Lazio deve incassare almeno 4 milioni: il prezzo fissato da Lotito. Akpa (piace in Francia) invece è stato messo a bilancio nel 2020 per 12,3 milioni (dalla Salernitana) e prende 900 mila euro: poche squadre in Italia sono in grado di sedersi e parlare per queste cifre, ecco perché si sta spingendo verso una soluzione all'estero. Intanto continueranno ad allenarsi a Formello, in attesa di novità dal mercato. TuttoMercatoWeb\Riccardo Caponetti