Questa sera andrà in scena il primo derby stagionale tra Lazio e Roma, una partita mai scontata da cui poterci aspettare di tutto e, soprattutto, sentitissima in tutto l'ambiente romano. Le due squadre stanno attraversando una fase di rinnovamento: la Roma cavalca le ali dell'entusiasmo che Mourinho, ed i risultati utili di questo inizio di stagione, hanno portato, mentre la Lazio arriva da qualche punto perso in campionato, ma comunque in una fase in cui ci si sta adattando ad un nuovo modulo, una nuova mentalità ed un nuovo modo di giocare. Ci si può aspettare di tutto da una partita come quella che andrà in scena quest'oggi allo Stadio Olimpico. Per commentare il momento delle due squadre ed avere una visione più approfondita dell'ambiente Roma è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it il giornalista di Vocegiallorossa.it Danilo Budite.

Cosa ti aspetti dal derby di domenica?

“Sarà una partita molto complessa, che si giocherà secondo me molto sui nervi. Le due squadre hanno diverse difficoltà, la Roma con la vittoria contro l’Udinese ha ritrovato il risultato, ma non la prestazione. Dalla Roma mi aspetto una grande prova dal punto di vista caratteriale, dovrà riuscire a concretizzare tutto l’enorme entusiasmo che c’è intorno alla squadra e approfittare magari di qualche insicurezza degli avversari dopo gli ultimi risultati. Poi, a livello tattico mi aspetto una Roma guardinga e pronta a ripartire, sfruttando magari alcune carenze d’equilibrio della Lazio, ma mi preoccupano molto i duelli individuali, soprattutto sulle fasce, e ovviamente la tenuta difensiva contro giocatori come Immobile, Milinkovic e Luis Alberto. Se la Roma saprà reggere difensivamente e mantenere alta la concentrazione, ha buone possibilità in questo derby”.

Quanto pensi che influiranno i due nuovi allenatori su questa partita già complessa di per sé? E pensi che possa rendere questa gara ancora più sentita?

“Sicuramente sia Mourinho che Sarri vorranno vincere il loro primo derby. Mou sta costruendo la propria Roma sull’entusiasmo e sul rapporto coi tifosi e sa quanto può dare, in tal senso, la vittoria di un derby. Sarri sta provando a plasmare la propria Lazio, sta trovando alcune difficoltà preventivatili, perché la squadra era abituata a giocare in altro modo e perché per assimilare i suoi concetti di gioco ci vuole tempo. Credo che Mou questo lo sappia e voglia sfruttarlo. Trovare la Lazio a inizio campionato è un vantaggio per la Roma, ma i giallorossi vengono da un anno in cui non hanno vinto nemmeno un big match e certi fantasmi vanno scacciati. In tal senso, Mourinho può veramente giocare un ruolo chiave”.

Mourinho ha completamente ridisegnato la Roma. Dove pensi che abbia apportato le modifiche più rilevanti?

“Il carattere è ciò che Mourinho sta maggiormente cambiando. Lo scorso anno la Roma, soprattutto nella prima parte di stagione, ha mostrato lampi di grande calcio, ma poi è sempre crollata nei momenti di stress mentale. Quest’anno Mou sta entrando nella testa dei giocatori e dell’ambiente. Il derby sarà una prova del nove in questo senso”.

 Dove temi maggiormente la Lazio di Sarri?

“I duelli sulle fasce possono essere un problema per la Roma. Karsdorp e Calafiori soffrono parecchio in fase difensiva e se non verranno coadiuvati in maniera importante dagli esterni alti, rischiano di andare in difficoltà con Pedro e Felipe Anderson, considerando anche l’apporto di un terzino come Lazzari”.

Un pensiero su Pedro ed il suo trasferimento dalla Roma alla Lazio.

“Che dire, lo scorso anno Pedro ha deluso parecchio qui a Roma. I giallorossi hanno fatto la loro scelta, lo spagnolo la sua. Sono dinamiche del calcio, poi il trasferimento fa rumore perché è insolito, ma la Roma aveva bisogno di abbassare il monte ingaggi, la Lazio di esperienza. È un trasferimento che è convenuto a tutti”.

Come pensi che la Roma possa colmare l'assenza di Pellegrini, data l'espulsione contro l'Udinese?

“In questo momento l’assenza di Pellegrini non si colma. Ha fatto un inizio di stagione spaziale, è l’anima e il motore della Roma. I giallorossi dovranno semplicemente trovare delle soluzione alternative, magari sfruttare l’atletismo di El Shaarawy o Shomurodov sulla fascia o le attitudini offensive di Mkhitaryan che può agire in via centrale. Ma Pellegrini nella Roma è insostituibile e sarà un’assenza pesantissima”.

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