Gianluca Grassadonia ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita tra Lazio e Roma femminile, terminata in pareggio tra le neopromosse di mister Grassadonia e le campionesse d'Italia in carica, di seguito le sue parole del mister biancoceleste.

Al di là del 2-2 nel finale un esordio molto convincente, abbiamo visto una grande Lazio

Sì anche una grande Roma, quindi complimenti alla Roma, è una squadra forte, allenata benissimo, con un percorso già di tre anni insieme. Complimenti alle mie ragazze, abbiamo fatto la partita che sognavamo, lavoriamo insieme da quattro giorni perché ci sono stati degli arrivi, abbiamo avuto tanti problemi tra ritiro e post-ritiro, altre situazione collaterali, per cui ci siamo trovati a lavorare sempre con blocchi di dodici e tredici giocatrici, e chiaramente in questi casi non si riesce a sviluppare il lavoro che vorresti. Negli ultimi quattro giorni le ragazze hanno dato il massimo e abbiamo sfruttato anche i minuti che avevamo a disposizione durante il giorno, quindi brave, ma adesso inizia il bello. Non dobbiamo accontentarci, lavorare tanto perché c'è tanto da fare. L'inizio è stato buono, con un po' di amaro in bocca, perché sicuramente mancava poco, ma ha fatto goal Linari quindi complimenti a lei.

Nonostante le varie problematiche di questi giorni, la Lazio esce quasi con il rimpianto di non averla portata a casa, testimonianza del fatto che la Serie A non è l'obiettivo massimo

Siamo all'inizio di un percorso, c'è tanto lavoro da fare, rispetto all'anno scorso abbiamo cambiato struttura almeno rispetto a questa partita, perché non abbiamo potuto lavorare come volevamo. Ci sono tante calciatrici nuove, tante straniere, quindi combinarle fra loro non è semplice, ma soprattutto far capire quei concetti su cui lavoriamo da qualche giorno, ma non abbiamo avuto modo di preparare l'amichevole o altre situazioni. Nel primo tempo abbiamo sofferto e abbiamo sbagliato qualcosa, ma nel secondo tempo abbiamo aggiustato alcune cose. La Roma nel secondo tempo ci ha lasciato spazi quindi dobbiamo quindi avere maggiore personalità e consapevolezza. Come l'anno scorso la società non ha badato a spese, abbiamo una struttura straordinaria, questo è un fiore all'occhiello e le calciatrici arrivate hanno sposato a pieno il progetto.

Su cosa si può lavorare di più anche in vista della prossima partita?

La preparazione che abbiamo avuto non ci ha dato modo di sviluppare quello che volevamo. Ci siamo ritrovati a fare amichevoli con 12/13 calciatrici, tante sono arrivate all'ultimo per cui anche loro non hanno questa preparazione importante. Domenica si ferma il campionato, abbiamo la Coppa Italia, per cui per me sarebbe stato importante lavorare per 15 giorni. Adesso dobbiamo alzare l'asticella, perché questo è stato un passaggio che deve darci la consapevolezza che, attraverso il lavoro, possiamo dire la nostra. Ci sono squadre che stanno da più anni in questa categoria, noi siamo una neopromossa ma abbiamo le idee chiare.

Un giudizio sulla partita di Martina Piemonte

Martina ha lavorato con l'Everton, anche lei ha giocato poco. Come calciatrice deve trovare la condizione e i capire i nostri meccanismi, ma è una calciatrice importante. La Lazio è riuscita ad accaparrarsela, è stata una trattativa molto lunga, ma l'abbiamo aspettata e convinta, alla fine è stata brava la Lazio a portarsela a casa. È uscita dalla partita a causa dei crampi.

Svolta tattica: 3-5-2, vuole continuare con questo modulo?

No, abbiamo tante calciatrici duttili. bisogna lavorare anche in base a chi incontriamo, noi giochiamo sempre per imporre il nostro gioco, seconda di chi incontriamo, poi possiamo modificare. L'anno scorso utilizzavamo un modulo diverso, ma quello era un campionato diverso.

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