Come riportato da La Repubblica, «Nessuno mi ha inviato il logo di Roma Expo 2030», dice Lotito. L’attacco è diretto al Comitato promotore: «Li ho chiamati quattro volte, nessuno mi ha risposto. Mica posso mettere un marchio senza l’autorizzazione». E così per un mese la maglia della Lazio è rimasta vuota, senza sponsor. Compreso il derby di domenica scorsa, occasione perfetta per esporre la candidatura della Capitale in contrapposizione a quella araba. Un derby nel derby che «qualcuno non ha voluto, forse per non alimentare la polemica con la Roma». Equilibri politici che secondo il presidente della Lazio non si sono voluti alterare. Lasciando cadere anche la proposta di sponsorizzare il derby come evento della città.

fraioli

«Le nostre trattative hanno mirato ai livelli più alti del calcio italiano», spiegano dal Comitato promotore. All’Italia che domani sera allo Stadio Olimpico, in occasione della partita di qualificazione ai prossimi Europei, accosterà il proprio nome a quello di Roma Expo 2030. Ma il silenzio prolungato con la Lazio rimane. Un mese di occasioni perse, esportando la candidatura anche nei salotti della Champions League.

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