L'agente FIGC Danilo Caravello: "Serve chiarezza per il prossimo calciomercato. Bisognerebbe guardare profili italiani"
Danilo Caravello, premiato per tre volte come come “Miglior agente dell’anno” della Serie B, è intervenuto nella trasmissione televisiva Football Crazy. Queste le parole del noto agente di FIFA.
Le parole di Mourinho. "Il campo parla sempre per tutti. Non mi piace questo spostamento di attenzione, quando non arrivano i risultati. Nonostante l’errore sia clamoroso, non è giusto spostare l’attenzione sulla Lazio. Mancano tre giorni e speriamo che il campionato finisca nel modo migliore possibile".
Strakosha. "Il problema di Strakosha è la personalità. Ce l'hai o no, non si può allenare. La difesa fa meno errori quando dietro sei tranquillo". Il futuro allenatore della Lazio. "Se si sposa un progetto, bisogna accontentare l'allenatore. Non sarà semplice, perchè il mercato è già difficile di suo, e a questo si aggiunge l'indice di liquidità. Penso che questo sarà l'anno dell'addio di Milinkovic". Luiz Felipe al Betis. "La sua scelta sarà per soldi e per stimoli. Non credo sia per ambizioni diverse, la squadra milita nella media-bassa classifica". Milinkovic-Savic. "Andava venduto il primo anno, nel momento migliore. Oggi in Italia tutti ragionano in questo modo. Il serbo è un calciatore moderno e pensando all'ingaggio che il PSG e il Manchester gli offrono, potrebbe partire. Lui è un campione in campo e nella testa. Sarà difficile poter rivedere un altro Milinkovic". Il futuro calciomercato biancoceleste. "Ci vuole chiarezza. Con Sarri bisogna condividere e cercare di accontentarlo. Con Cabral è stato l'apice di una crisi. Si è parlato di un rinnovo che non è mai arrivato. Questo è un dilemma che è stato poi ricomposto". Profili di Serie B utili alla Lazio. "Si è parlato di Fagioli e Carnesecchi. Faccio fatica a vedere che questa società possa acquistarli, considerando il budget. Se devo fare una critica è che si deve guardare più al mercato italiano. Gli acquisti più azzeccati sono stati Acerbi e Zaccagni, che conoscevano già il mercato".