Lotito ai colleghi in Senato: “Non capite un ca*** di calcio”
Le parole del presidente biancoceleste sul Decreto Omnibus
Nella giornata di ieri sono stati fatti dei passi in avanti molto importanti nella lotta alla pirateria, grazie anche ad alcuni emendamenti del Decreto Omnibus che colpiscono VPN, fruitori e fornitori di materiale illegale.
Ultimamente si è parlato infatti di multe automatiche fino a cinquemila euro e addirittura fino ad un anno di carcere per i fornitori di servizi che omettono denuncia in caso di attività reputate sospette.
Le parole di Lotito
Molto attivo nella lotta al pezzotto è proprio il presidente della Lazio Claudio Lotito, senatore appartenente a Forza Italia, che ha preso parola in aula parlando di questo tema.
In questo provvedimento sono stati affrontati alcuni temi fondamentali che rappresentano sicuramente delle novità.
Mi riferisco, ad esempio, alla lotta alla pirateria, che porterà ricavi importanti per le casse dello Stato e che, soprattutto, debellerà un settore oggi in mano alla criminalità organizzata.
Poi il patron biancoceleste ha proseguito:
Avevamo già emanato una norma in materia che purtroppo ha avuto scarsa applicazione a causa delle criticità che sono emerse. D’accordo con l’Agcom, abbiamo lavorato per risolvere tecnicamente tutti i problemi.
Il retroscena
Ma c'è un curioso retroscena riportato da repubblica.it, che riguarderebbe alcune richieste di Lotito di voler abolire la norma, in vigore da circa un anno, voluta peraltro dal ministro leghista Giorgetti, che prevede l'ingresso dei tifosi nei board delle società calcistiche, norma considerata dal presidente biancoceleste impraticabile, soprattutto in relazione a quelle società quotate in borsa.
Secondo il quotidiano, Lotito avrebbe infatti litigato con i membri della sua stessa maggioranza, e pare si sia rivolto a loro dicendo "Non capite un c…. di calcio e di finanza”.