Italia, Lombardo: "Vedendo Retegui ho pensato a Vialli che dava consigli a Immobile, Belotti e Raspasdori"
Presente all'evento in memoria di Vialli "Gianluca Forever: ben oltre il 90°", Attilio Lombardo, come riporta TuttoMercatoWeb, si è intrattenuto con i media presenti ricordando l'amico e compagno e parlando anche della Nazionale: "Tutto rimane, non solo perché ci ho giocato insieme alla Sampdoria, alla Juventus o alla Nazionale. Avevo conosciuto una persona solare, è stato così nell'89, fino a ieri. È sempre stato un leader, Luca. La prima cosa che mi disse quando arrivai a Genova, è che la palla andava passata al bomber se volevamo vincere. Questo fa capire che, insieme al suo fratello Roberto Mancini, era un leader vero. Quando è nata la Sampdoria vincente è arrivata tramite valori, bravi loro a crearli".
Sull'assenza di Vialli in questi giorni di ritiro con la Nazionale - "È stato senza Luca come presenza, ma c'era. Perché tutti i giocatori, non solo lo staff, hanno sentito la mancanza fisica, ma non quella emotiva di una persona che ha lasciato valori importanti a livello umano. Ha lasciato un segnale: non bisogna mai dare niente per scontato, lui non l'ha fatto nemmeno nei tre quattro anni che ha vissuto insieme a noi. Ci ha lasciato mentalità che ha portato a vittorie. Quindi un lascito a livello calcistico, ma anche mentale, ed è la cosa più importante".
Su Retegui - "Forse capisce ancora poco l'italiano, però abbiamo pensato in quei giorni quanto fosse importante avere una figura così. Nei giorni in cui siamo stati insieme mi sono venuti in mente i 3-4 anni con Gianluca, quando correva per il campo, tirava in porta, dava consigli a Immobile e Belotti, Raspadori. Retegui mi ricorda quei giocatori che non si vedono per tutta la partita, è un bomber vero, due palle toccate e due gol. Noi speriamo di avere trovato un giocatore in più a quelli che abbiamo e che ci possa garantire delle reti. Abbiamo vinto l'Europeo senza bomber, ma di solito serve per vincere".