Questa sera alle ore 20:45 riprenderà il campionato per la Lazio: i biancocelesti saranno, infatti, ospiti del Sassuolo al Mapei Stadium in una gara che negli ultimi anni ha spesso regalato delle sorprese. La passata stagione la Lazio vinse con il rigore di Zaccagni e la rete nel finale di Felipe Anderson concludendo la gara a reti inviolate. Riusciranno a ripetere l'impresa? Il Sassuolo si sta confermando ancora una volta bestia nera di diverse squadre in alto in classifica: basti pensare alla vittoria in casa dell'Inter per 1-2 o il trionfo nelle mura amiche contro la Juventus per 4-2. Per analizzare la sfida tra biancocelesti e neroverdi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it l'ex difensore del Sassuolo Lino Marzorati.

Che gara ci dobbiamo aspettare tra Sassuolo e Lazio? 

Son quelle partite che non riesci mai a decifrare: due squadre votate all'attacco e al bel gioco con due allenatori propositivi. La Lazio ha qualche giocatore con più esperienza ma il Sassuolo con le grandi ha sempre fatto bene, quindi ti direi una bugia con qualunque pronostico.

Dopo alcune difficoltà iniziali il Sassuolo ha iniziato a fare punti anche contro squadre difficili da battere: cosa manca per il salto di qualità secondo te? 

Manca l'esperienza. Sono tante promesse e sono bravi, ma alla lunga un giocatore d'esperienza serve sempre. Si, c'è Berardi ma servirebbe qualcuno dietro perché prendono spesso gol evitabili.

Tra i giocatori con cui hai condiviso il campo c'è anche Berardi, che ogni anno sembra sul punto di partire e poi si conferma come uno dei giocatori chiave del Sassuolo: secondo te come vive questa situazione lui? 

Avendolo conosciuto è un ragazzo che a Sassuolo sta benissimo. Spero rimanga lì per sempre. Ha fatto grande una piazza che veniva dalla C2 e dalla B l'ha portata in A. Se uno pensa al Sassuolo pensa a Berardi: sono due cose che devono per forza stare insieme. Spero che concluda lì la carriera.

Berardi alla Lazio come lo avresti visto?

Sarri sa far giocare bene i giocatori tecnici: si sarebbe inserito magari subito bene. Poi le pressioni sono diverse ed essendo lui introverso non so come l'avrebbe gestita questa cosa. Tanti anni fa aveva anche diverse espulsioni, insomma un clima come quello del Sassuolo non so dove si possa trovare, ha bisogno di quel tipo di clima dove puoi fare bene. 

Parlando della Lazio, un inizio sottotono e poi vittorie importanti in Champions e campionato: la vedi ancora lì in alto?

Io vedo sempre una Lazio competitiva anche senza Milinkovic. Vedo un Immobile un po' indeciso, il vero grande problema, ma la squadra per il resto è valida per le prima 5 posizioni.

Infine un tuo ricordo della tua stagione in Serie A con il Sassuolo... 

Il Sassuolo è stata la squadra in cui sono cresciuto come persona e come uomo: a Modena mi sono nati entrambi i miei figli e ho un bellissimo ricordo di questo periodo e anche a livello calcistico la promozione dalla Serie B alla Serie A la partita col Livorno è stata indimenticabile. Poi anche i primi sei mesi di Serie A, dove ho fatto anche un gol a Cagliari e dove mi sono trovato molto bene con Di Francesco e con il gruppo.

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