Il Tempo | Lazio, mezzogiorno di fuoco a Marassi
Crocevia Marassi, stavolta pieno di passione per il Genoa, penultimo in classifica. Ci credono i tifosi rossoblù che stanno provando a spingere la squadra di Blessin a una salvezza che, due mesi fa, sembrava un chimera e ora diventata possibile anche grazie alla bravura del giovane allenatore tedesco. Lazio sfortunata sotto quest’aspetto perché, oltre a un gruppo in crescita col nuovo corso, troverà lo stadio pieno due anni dopo quel blitz per 3-2 che aveva spinto l’allora banda di Inzaghi al primo posto in classifica. Poi la pandemia spense quel sogno e riportò sulla terra i biancocelesti incapaci di replicare la cavalcata di quell’inverno, scandita dai gol pesanti di Caicedo, alla ripresa dei giochi in piena estate.
Anche oggi alle 12.30 ci saranno mille laziali a seguire i biancocelesti persi nella marea dei tifosi di casa che hanno ritrovato un’identità con la nuova proprietà e la separazione dall’odiato Preziosi. Passaggio decisivo, dunque, perché il quinto-sesto posto che può valere l’ingresso nella fase a gironi di Europa League (quindici milioni potenziali per il bilancio del club) è ancora raggiungibile nonostante la mazzata di un derby non ancora digerito a Formello. Il riscatto contro il Sassuolo non basta, la Lazio deve essere continua in questa ultime sette partite per cercare di battere la concorrenza qualificata di Roma, Atalanta e Fiorentina. Tutti recuperati, Sarri ha la possibilità di scegliere la squadra migliore per calarsi nella battaglia di Marassi. Il tecnico ha un ottimo feeling contro il Genoa, squadra con cui finora non ha mai perso conquistando otto vittorie e cinque pareggi nei precedenti tredici incontri alla guida di Empoli, Napoli e Lazio. La domanda è sempre la stessa quando scendono in campo i biancocelesti: che tipo di prestazione tirerà fuori dal cilindro in una stagione in cui spesso si è stati sulle montagne russe con qualche alto e tanti, troppi, cali di concentrazione? La risposta oggi all’ora di pranzo, un orario insolito sgradito a Sarri.
A guidare l’attacco Ciro Immobile, con le scorie dell’eliminazione mondiale ancora dentro ma con la voglia di riscattare le occasioni sbagliate contro il Sassuolo, cosa vista raramente in passato. Undici centri in dodici partite contro il Genoa sono un bel biglietto da visita per Ciro che sarà accolto, come al solito, dai fischi dei suoi ex tifosi che non lo hanno mai amato.
Sull’altro fronte Blessin punterà, oltre che sull’urlo di Marassi, anche su una squadra che ha trovato i giusti equilibri nelle ultime partite ma reduce dalla prima sconfitta del nuovo corso contro il Verona. Il tecnico rossoblù conferma Destro e si affida all’inventiva di Melegoni e l’ex Portanova. Fischierà Manganiello, altro fattore che rende la sfida imprevedibile per tutti. Il Tempo\Luigi Salomone